TOY STORY – IL MONDO DEI GIOCATTOLI

Valutazione
Brillante, Raccomandabile
Tematica
Amicizia, Film per ragazzi
Genere
Film d'animazione
Regia
John Lasseter
Durata
77'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
TOY STORY
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Joss Whedon, Andrew Stanton, Joel Cohen, Alec Sokolow John Lasseter, Andrew Stanton, Pete Dolter, Joe Ranft
Musiche
Randy Newman
Montaggio
Robert Gordon, Lee Unkrich, Julie M. McDonald.

Sogg.: John Lasseter, Andrew Stanton, Pete Dolter, Joe Ranft - Scenegg.: Joss Whedon, Andrew Stanton, Joel Cohen, Alec Sokolow - Fotogr.: (panoramica / a colori) Louis Rivera - Mus.: Randy Newman - Montagg.: Robert Gordon, Lee Unkrich, Julie M. McDonald. - Dur.: 77' - Produz.: Ralph Guggenheim, Bonnie Arnold

Soggetto

Lo sceriffo Woody, giocattolo preferito di Andy e leader incontra-stato degli altri pupazzi e pupazzetti (Potato, Slinky, Rex, Hamm, Bo Peep) che affollano la stanza del ragazzo, per la prima volta è veramente preoccu-pato: Buzz, il nuovo giocattolo regalato ad Andy, è un robot galattico con laser, karate ed ali estraibili incorporate e, cosa insopportabile, Andy sembra preferirlo a lui, mentre gli altri giocattoli, incantati dalle prodezze e dal carat-tere un po' spaccone ma gioviale del nuovo venuto, lo hanno eletto nuovo leader. Woody, sapendo che incombe un trasloco, decide perciò di eliminare per sempre il rivale facendolo cadere dalla finestra. Gli altri giocattoli, furio-si, attaccano Woody che viene salvato dall'ignaro Andy che lo porta con sé, dovendo uscire con mamma a far spese, e non trovando "l'usurpatore" Buzz, che invece si attacca all'automobile del ragazzo. Dopo varie peripezie, i due giocattoli finiscono al Pizza-Planet, fast food e sala giochi dove Buzz, con-vinto di essere un vero astronauta, sale su un'astronave-giocattolo per decol-lare, ma finisce invece in una pesca a premi di piccoli alieni dove viene estratto, assieme a Woody, che tenta di salvarlo, dal perfido Sid, vicino di casa di Andy e torturatore di giocattoli. I due finiscono nella camera-incubo di Sid, il quale ha creato mostruosi ibridi da giocattoli diversi che si diverte a sezionare e far esplodere di tanto in tanto: Buzz, con un razzo legato alla schiena, verrà fatto saltare l'indomani. Ma Woody, fatta amicizia coi mostri-ciattoli, li guida in un'azione che porta alla sua liberazione. Però il camion del trasloco e l'automobile con Andy e mamma si allontanano da Woody e Buzz i quali, dopo un travagliato inseguimento, finiscono per dover accende-re il razzo sulla schiena del robot per raggiungere, con un volo acrobatico, l'automobile di Andy, dove si ritrovano come per caso, mentre il ragazzo cre-deva di averli perduti.

Valutazione Pastorale

Con la grafica computerizzata il film esibisce una tridimensionalità ed una mimica superiori rispetto al disegno, anche se que-sto conserva un valore sostanziale che il tempo non scalfirà di certo. Il risul-tato odierno è comunque la grazia visiva dei giocattoli coniugata con rocam-boleshi effetti dinamici. Se pensiamo alle infinite potenzialità del mezzo, potremmo forse azzardare la previsione che con questo film si apre una nuova era per le immagini artificiali, sia televisive che cinematografiche. Intanto non possiamo che prender atto delle qualità del prodotto che, tra l'al-tro, veicola diversi messaggi positivi nella storia, come la solidarietà che lega i giocattoli, la critica alla violenza inutile impersonata dal sadico Sid e l'evo-luzione da un rapporto che trasforma la rivalità in amicizia e che può far riflettere molto più di un sermone.

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