TRA CINQUE MINUTI IN SCENA

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Anziani, Cinema nel cinema, Donna, Famiglia - genitori figli, Storia, Teatro
Genere
Drammatico
Regia
Laura Chiossone
Durata
84'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Parthenos
Soggetto e Sceneggiatura
Gabriele Scotti in collaborazione con Francesca Tassini Marco Malfi Chindemi, Laura Chiossone
Musiche
Into The Trees
Montaggio
Walter Marocchi

Orig.: Italia (2013) - Sogg.: Marco Malfi Chindemi, Laura Chiossone - Scenegg.: Gabriele Scotti in collaborazione con Francesca Tassini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Alessio Viola in collaborazione con Francesco Carini - Mus.: Into The Trees - Montagg.: Walter Marocchi - Dur.: 84' - Produz.: Marco Malfi Chindemi per Rosso Film.

Interpreti e ruoli

Gianna Coletti (se stessa/Marina), Anna Coletti (se stessa), Gianfelice Imparato (Lorenzo/Antonio), Anna Canzi (Ada/Pinuccia), Elena Russo Arman (Lea/Enza), Urska Bradaskija (Almira (Dorina), Luca Di Prospero . (Alessandro)

Soggetto

A Milano, oggi. Gianna, donna di mezza età, attrice di teatro, è alle prese con i problemi di salute della madre, anziana e non più autonoma, e con le difficoltà legate alla messa in scena del suo nuovo spettacolo teatrale. L'argomento è proprio questo: le asprezze e le conflittualità del rapporto madre/figlia quando la prima, che volge verso il termine della vita, dipende totalmente dalla seconda. Il rapporto con la mdre è fatto di tante ripicche ma di una intimità crescente e sempre più salda. Sul palcoscenico invece i soldi scarseggiano e il regista vuole rinunciare allo spettacolo. Tuttavia un opportuno espediente consente di evitare il fallimento. La vita continua, sulla scena e a casa.

Valutazione Pastorale

Dopo molta gavetta, videoclip musicali e pubblicità, "questo -dice Chiossone- è il mio primo film e sono orgogliosa delle emozioni che lascia, della gioia e del dolore del vivere che traspare nella relazione così forte tra Gianna e sua madre". Il copione fa lo slalom tra il teatro, la compagnia davanti e dietro le quinte, la casa di Gianna e le scene da una 'normale' quotidianità delle giornate tra madre e figlia. Tutto è realtà, tutto è finzione, non esistono dolori finti ed altri inventati. La verità del rapporto autentico tra Gianna e la madre (la forza dei sentimenti, il confronto tra reazioni, piccoli sgarbi, reciproca pazienza) diventa così intensa da motivare una regia leggera, mai invadente e giustamente capace di reggere il gioco di specchi che cuce i vari momenti. Si resta conquistati da una capacità dialettica ed espressiva che entra nel cuore della 'rappresentazione' e nell'intimo degli affetti: lasciando sensazioni di lucidità e di richiamo alla vita che continua. Dal punto di vista pastorale, il fil è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e in successive occasioni, anche in occasioni mirate, per avviare riflessioni sui temi centrali della 'vecchiaia', del rapporto mader/figlia, della capacità di teatro e cinema di essere testimoni di vita e sogno.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV