TUTTA LA VITA DAVANTI

Valutazione
Accettabile-riserve, problematico
Tematica
Famiglia - genitori figli, Giovani, Lavoro, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Paolo Virzì
Durata
117'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Francesco Bruni e Paolo Virzì Francesco Bruni e Paolo Virzì liberamente ispirato al libro "Il mondo deve sapere" di Michela Murgia
Musiche
Franco Piersanti
Montaggio
Esmeralda Calabria

Orig.: Italia (2008) - Sogg.: Francesco Bruni e Paolo Virzì liberamente ispirato al libro "Il mondo deve sapere" di Michela Murgia - Scenegg.: Francesco Bruni e Paolo Virzì - Fotogr.(Scope/a colori): Nicola Pecorini - Mus.: Franco Piersanti - Montagg.: Esmeralda Calabria - Dur.: 117' - Produz.: Medusa Film, Motorino Amaranto.

Interpreti e ruoli

Isabella Ragonese (Marta), Sabrina Ferilli (Daniela), Massimo Ghini (Claudio), Valerio Mastandrea (Giorgio), Elio Germano (Lucio 2), Micaela Ramazzotti (Sonia), Mary Cipolla (madre di Marta), Tatiana Farnese (signora Franca), Valentina Carnelutti (Maria Chiara), Caterina Guzzanti (Fabiana Lanza Campitelli), Paola Tiziana Cruciani (madre di Sonia), Niccolò Senni (Sebastiano Mangiarotti), Lele Vannoli (voce narrante), Laura Morante

Soggetto

Dopo aver invato cercato un lavoro confacente con la sua laurea in filosofia, Marta viene assunta nel call center di un'azienda che commercializza un elettrodomestico futuribile. Si trova così fianco a fianco con giovani telefoniste, venditori invasati, danze motivazionali, jingle aziendali, premiazioni alla più brava, applausi e penitenze concordate. Un mondo nel quale Marta ha poche possibilità di sopravvivere.

Valutazione Pastorale

Virzi si butta a capofitto ad esaminare quella parte di mondo del lavoro che sinteticamente viene definita 'moderna': i call center, dove l'unico imperativo é vendere e dove l'oggetto da vendere conta di più della persona che lo vende. Nel suo titolo d'esordio (La bella vita, 1994), Virzì aveva affrontato la perdita del posto di lavoro 'tradizionale', ossia gli operai che si ritrovano disoccupati. Ma gli operai oggi dove sono? Non lo sono forse anche questi ragazzi fagocitati nei call center? La scelta quindi è giusta e opportuna, mentre con meno esattezza il regista sembra aver lavorato in merito al tono narrativo. Sul traliccio tradizionale della commedia italiana, terreno di dolce/amaro, fotografia di vizi e virtù nazionali, il copione corre bene fino a qualche inopportuna variante come gli inserti musicali o forzature ideologiche un po' sopra le righe. Ma l'approccio resta stimolante, e il film, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile con qualche riserva per i motivi detti sopra, e nell'insieme certo problematico. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre per avviare riflessioni sugli argomenti che affronta (laurea, lavoro giovanile,precariato...). Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV