TUTTI PAZZI PER MARY

Valutazione
Inconsistente, Grossolanità
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
Bobby Farrelly e Peter Farrelly
Durata
121'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THERE'S SOMETHING ABOUT MARY
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Ed Decter, John J. Strauss, Bobbe e Peter Farrelly Ed Decter e John J. Strauss
Musiche
.Jonathan Richman
Montaggio
Christopher Greenbury

Sogg.: Ed Decter e John J. Strauss - Scenegg.: Ed Decter, John J. Strauss, Bobbe e Peter Farrelly - Fotogr.: (Panoramica/ a colori) Mark Irwin - Mus.: .Jonathan Richman - Montagg.: Christopher Greenbury - Dur.: 121' - Produz.: Frank Beddor, Michael Steinberg, Charles B. Wessler, Bradley Thoms

Interpreti e ruoli

Cameron Diaz (Mary), Matt Dillon (Pat Healy), Ben Stiller (Ted), Lee Evans (Tucker), Chris Elliott (Dom), Lin Shaye (Magda), Jeffrey Tambor (Sully), Markie Post, Keith David, W. Earl Brown, Sarah Silverman, Khandi Alexander

Soggetto

A diciassette anni Ted aveva conosciuto Mary Jenson, la ragazza che tutta la scuola sognava, la quale in maniera del tutto imprevedibile, aveva chiesto proprio a lui di farle da cavaliere al ballo dei diplomandi. Ma quella sera, andando a prenderla a casa, a Ted era successo un goffo incidente che aveva mandato tutto all'aria. Al termine dell'anno scolastico la famiglia di Mary si era trasferita in Florida e Ted l'aveva persa di vista. Oggi, dopo dodici anni, Ted continua a pensare a lei e vorrebbe sapere dove è finita e cosa fa. Dietro le insistenze di Dom, suo buon amico, Ted ingaggia Pat, detective privato, per ritrovare il perduto amore. Pat rintraccia Mary a Miami, ma ne rimane talmente colpito da mentire a Ted sull'esito della ricerca. Mary ha un'avviata carriera medica e una particolare sensibilità per la condizione dei portatori di handicap. Pat vuole conquistare Mary e l'avvicina, mentendo anche stavolta sulla propria identità. Quando Ted scopre di essere stato ingannato, si precipita a Miami per chiarire le cose. Ritrova Mary che lo rivede con piacere e i due stanno per uscire insieme, quando la ragazza scopre che è stato Ted ad ingaggiare Pat e per questo lo odia. La situazione si complica per la presenza, oltre a Dom, anche di Tucker, architetto, e di Sully, un alcolizzato collega di Pat. Tutti ruotano intorno a Mary, vogliono conquistarla, ma alla fine il premio è per quello più meritevole. Quando gli equivoci si chiariscono, Ted e Mary possono dichiararsi amore reciproco.

Valutazione Pastorale

si tratta di una commediola che non propone assolutamente niente di nuovo, da inserire in quel filone 'demenziale', che caratterizza un parte della produzione americana e vorrebbe far ridere, ironizzando su tutto e su tutti, a partire dai meccanismi più facili della trama ad equivoci (mascheramenti, bugie, scambi d'identità) per finire con quelli più pesanti e di dubbio gusto (gli handicappati). La storia procede su toni scherzosi sempre meno spontanei e sempre più facili e ripetitivi, con inevitabili e non sempre piacevoli concessioni a situazioni un po' grevi, a livello di goliardata da caserma. Il clima di grossolanità insomma domina costantemente e tuttavia il tono scherzoso, sia pure fine a se stesso, non è certo mai cattivo, né offensivo e blasfemo. Per cui, dal punto di vista pastorale, il film può essere valutato come inconsistente, proprio per metterne in evidenza la pochezza, la superficialità, la sostanziale vuotaggine. Utilizzazione: utilizzare il film in programmazione ordinaria vuol dire conoscerne bene i limiti e la modestia. Bisogna sapere che cosa si propone e che si tratta di un umorismo già utilizzato in certe commedie italiane non esemplari anni Settanta. Bisogna accontentarsi di ridere qualche volta, senza aspettarsi un fiume di comicità irresistibile.

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