TUTTI PER UNO

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Bambini, Famiglia, Politica-Società, Rapporto tra culture, Scuola
Genere
Drammatico
Regia
Romain Goupil
Durata
90'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Les mains en l'air
Distribuzione
Teodora Films
Musiche
Philippe Hersant
Montaggio
Laurence Briaud, Laure Meynet, Julie Deconde

Orig.: Francia (2010) - Sogg. e scenegg.: Romani Goupil - Fotogr.(Panoramica/a colori): Irina Lubtchansky - Mus.: Philippe Hersant - Montagg.: Laurence Briaud, Laure Meynet, Julie Deconde - Dur.: 90' - Produz.: Margaret Ménégoz.

Interpreti e ruoli

Valeria Bruni Tedeschi (Cendrine), Linda Doudaeva (Milana), Jules Ritmanic (Blaise), Louna Klanit (Alice), Louka Masset (Ali), Jérémie Yousaf (Claudio), Hyppolyte Girardot (Rodolphe), Romain Goupil (Luc), Hélene Babu . (direttrice)

Soggetto

Nel marzo 2067 la 60enne Milana, residente a Parigi ma di origine cecena, torna con la memoria ai fatti successi nel 2009. In quell'anno a scuola Youssef, privo di documenti, viene espulso. Poco dopo la minaccia tocca a lei, Milana e alla sua famiglia, Alcuni bambini allora giurano di restare sempre insieme e organizzano una fuga per nasconderla. Verranno naturalmente scoperti ma la loro azione lascia comunque un segno.

Valutazione Pastorale

L'espediente narrativo sembra servire a prendere qualche distanza dalla contemporaneità, senza tuttavia dirci cosa succede in quel 2067. Tutto si regge sul contrasto tra l'azione ovviamente ingenua, sfrontata, istintiva dei bambini che seguono la loro voglia di restare uniti e le leggi vigenti, che appaiono cieche, punitive, inutilmente rigide e vessatorie verso i nuovi arrivati. Che il buon senso stia dalla parte dei primi è quasi scontato e forse affidare ai più piccoli messaggi carichi di emotività su temi di forte problematicità non è spesso premessa per buone soluzioni. Resta il fatto che il copione lancia giustamente un forte appello verso la ricerca di un cambiamento legislativo che non mortifichi il tono di accoglienza e solidarietà da sempre presente nella cultura francese. Non respingere ma aiutare a convivere. Pur tra qualche scompenso narrativo (quei poliziotti che infieriscono su un minorenne!) e interpretativo (la Bruni Tedeschi fin troppo scostante), la storia ha molti elementi di attenzione, e il film, dal punto di vista pastoprale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, con più pertinenza, in occasioni mirate per avviare riflessioni sui molti argomenti attuali che propone.

Le altre valutazioni

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