UBRIACO D’AMORE

Valutazione
Accettabile, Problematico, dibattiti***
Tematica
Libertà, Male, Metafore del nostro tempo, Solidarietà-Amore
Genere
Metafora
Regia
Paul Thomas Anderson
Durata
95'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Punch-drunk love
Distribuzione
Columbia Tristar Films Italia
Musiche
Jon Brion
Montaggio
Leslie Jones

Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: Paul Thomas Anderson - Fotogr.(Scope/a colori): Robert Elswit - Mus.: Jon Brion - Montagg.: Leslie Jones - Dur.: 95' - Produz.: Joanne Sellar, Daniel Lupi, Paul Thomas Anderson - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Adam Sandler (Barry Egan), Emily Watson (Lena Leonard), Philip Seymour Hoffman (Dean Trumbell), Luis Guzman (Lance), Mary Lynn Rajskub (Elizabeth), Lisa Spector (Susan), Hazel Mailloux (Rhonda), Nicole Gelbard (Nicole), Mia Weinberg . (Gilda)

Soggetto

A Los Angeles, oggi. Timido e molto condizionato dalla presenza di sette sorelle, Barry Egan lavora nell'ufficio all'interno di un enorme capannone. Qui porta tutte le confezioni di budino che riesce a comprare, offerto a prezzo speciale con l'obiettivo di prenotare un milione di miglia gratuite su una linea aerea. Un giorno Barry fa il numero telefonico di una linea sexy. La donna che gli risponde, dopo alcuni preliminari, lo incalza con domande sempre più personali che hanno l'unico obiettivo di fargli tirare fuori più soldi possibile. Quando vorrebbe liberarsi, Barry è ormai incastrato quale debitore di una somma che lui però rifiuta di pagare. Ora l'inglese Lena, conosciuta quando la macchina di lei era rimasta ferma nella strada del capannone, lo interessa di più. Subito gli uomini di Dean, boss della linea telefonica, inseguono la donna e provocano un incidente in cui rimane ferita. Ora a Barry non resta che affrontare direttamente Dean. Va da lui nell'Utah, fa la voce grossa, reagisce alle minacce, si allontana considerando chiuso il caso. Quindi torna da Line. "Allora si parte" le dice. E' il premio per la collezione di budini.

Valutazione Pastorale

Reduce dall'affresco lucido e doloroso di "Magnolia", Paul Thomas Anderson sorprende ancora con una storia anomala e anticonvenzionale, un viaggio alla conquista della libertà da parte di un individuo incapace e disadattato. Metafora tra il grottesco e il surreale di un'America sbandata ma non ancora smarrita, la vicenda di Barry è quella di un cittadino qualunque che vive, subisce e sperimenta le due facce dell'amore: quello a pagamento, falsamente liberatorio e invece oppressivo; quello improvviso, che cresce a poco a poco e poggia sul riconoscimento reciproco. Barry é l'uomo rimasto bambino, è la vittima di un vasto matriarcato, é l'individuo che capisce che diventare adulti é il risultato di un'impresa personale. Ma Barry è anche una persona per bene, uno che il sovraccarico di vivere porta ad andare fuori misura. Questa riflessione sulla conquista dell'amore e dell'equilibrio diventa tanto più convincente e profonda quanto più affidata ad una regia che con felici intuizioni miscela ruvido realismo e scavo poetico. Anderson usa all'inizio una martellante colonna sonora, poi disegna inquadrature, scorci, angolazioni inediti in un taglio visionario sempre spontaneo, funzionale a visualizzare la nuova vita del protagonista. Film insolito e stimolante che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, problematico e molto adatto a dibattiti. UTILIZZAZIONE: ricordando che per alcuni dialoghi relativi alle sequenze della linea sexy é stato indicato il divieto ai minori di 14 anni, il film é da utilizzare in programmazione ordinaria preferibilmente per un pubblico adulto. Ma é da recuperare in occasioni mirate, per i molti suggerimenti che offre circa una riflessione sull' America contemporanea e per l'originalità del linguaggio cinematografico usato dal regista. Attenzione naturalmente per i minori in caso di passaggi televisivi.

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