UHF – I VIDIOTI

Valutazione
Inconsistente, Demenziale
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
Jay Levey
Durata
98'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE VIDIOT FROM UHF
Distribuzione
C.D.I.
Soggetto e Sceneggiatura
Al Yankovic, Jay Levey
Musiche
John Du Prez
Montaggio
Dennis O'Connor

Sogg. e Scenegg.: Al Yankovic, Jay Levey - Fotogr.: (normale/a colori) David Lewis - Mus.: John Du Prez - Montagg.: Dennis O'Connor - Dur.: 98' - Produz.: Cinecorp Imaginary Entertainment

Interpreti e ruoli

Kevin Mc Carthy (Rj. Fletcher), Al Yankovic (George Newman), Michael Richards (Stanley Spadowski), David Bowe (Bob), Stanley Brock (Uncle Harvey), Anthony Geary (Philo), Trinidad Silva (Raul Hernandez), Gedde Watanabe (Victoria Jakson)

Soggetto

George Newman fa il cameriere in una cafeteria di una piccola città americana, ma lui ed il suo fedele amico Bob vengono licenziati. Lo zio Harvey, fortunatissimo al gioco delle carte dove ha vinto tra l'altro una piccola stazione televisiva in disarmo alla periferia cittadina (il canale 62), la affida a George per riattivarla e farlo lavorare. Il giovanotto assume Bob ed un altro ragazzo Stanley Spadowski licenziato dal canale 8 del ricco e arrogante R.J. Fletcher. George è un sognatore ad occhi aperti (del che lo rimprovera sempre la moglie Teri) ma, pieno di buona volontà riesce a far rivalutare il suo canale, grazie a piccoli spot, giochi per bambini e rubriche per dilettanti. Il maggior successo arride però al bravo e buffo Stanley nei panni di un presentatore scollato, così che i soldi fanno presto ad arrivare ed il concorrente Fletcher si adira poichè egli disprezza la gente della città, nella quale vorrebbe che la sua trasmittente fosse l'unica. C'è alla fine di mezzo un grosso debito di zio Harvey, che deve reperire ben 75.000 dollari, da consegnare ad un losco boss delle scommesse clandestine. George chiede allo zio 48 ore, poi si dà un gran da fare affidandosi al richiamo di Stanley, che dal video chiede ai suoi aficionados denaro contante contro azioni di canale 62. La gente, che lo ama, risponde di gran cuore. E, anche se Fletcher fa rapire l'estroso presentatore per tenerlo bloccato, questi sarà liberato da George che, nell'occasione, si sente un vero Rambo. Dopo di che, tutta la somma viene raccolta in tempo perfino tra i piccoli risparmiatori; il perfido Fletcher viene smascherato ed umiliato; George recupera tutto l'affetto della moglie e il canale 62 trionfa in città, battendo con successo ogni altro competitore.

Valutazione Pastorale

è un campionario di scemenze e quisquilie, di gracilissime situazioni e di banalità incontestabili. Piccoli spot, il cantuccio dei bambmi con giochetti grulli, l'amatore di animali in casa: queste le chicche offerte agli innocenti spettatori. Nella immane lotta tra i due canali, si battono figurette piatte, convenzionali e palliducce assai, tra le quali George il sognatore, che si sente e si autocelebra nei panni degli esploratori e dei Rambo, ma in realtà rimane sempre di bassissimo profilo. La mancanza di una qualche ironia (fatti e misfatti del video), le battute insapori ed il clima generale di tutta la vicenda innocua, è vero, ma sciocca determinano l'inconsistenza del film.

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