ULTRACORPI – L’INVASIONE CONTINUA

Valutazione
Inaccettabile, Insano
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
Abel Ferrara
Durata
88'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE BODY SNATCHERS
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Raymond Cistheri, Larry Cohen, Stuart Gordon, Dennis Paoli, Nicholas St. John liberamente tratto dal romanzo "The body snatchers" di Jack Finney
Musiche
Joe Delia
Montaggio
Anthony Redman

Sogg.: liberamente tratto dal romanzo "The body snatchers" di Jack Finney - Scenegg.: Raymond Cistheri, Larry Cohen, Stuart Gordon, Dennis Paoli, Nicholas St. John - Fotogr.: (scope/a colori) Bojan Bazelli - Mus.: Joe Delia - Montagg.: Anthony Redman - Dur.: 88' - Produz.: Robert H. Solo

Interpreti e ruoli

Gabrielle Anwar (Marti Malone), Terry Kinney (Steve Malone), Billy Wirth (Tim Young), Forrest Whitaker (Maggiore Collins), Meg Tilly (Carol Malone), Reylly Murphy (Andy Malone), Christine Elise (Jenn Platt), R. Lee Ermey, Kathleen Doyle, G. Elvis Phillips, Stanley Small, Tonea Stewart

Soggetto

Steve Malone, un tecnico dell'Ente per la protezione ambientale, è inviato in missione a Fort Daly (Selma, Alabama) per studiare la situazione igienico sanitaria in una zona di rifiuti. Viene fatto installare dal Generale Platt che comanda la base militare in sito in una delle villette del grande recinto, insieme alla moglie Carol, al piccolo Andy ed alla sedicenne Marti, figlia avuta dal precedente matrimonio. Dalle prime analisi, Malone si rende conto che quei residui sono di alto potenziale tossico. In realtà a Fort Daly, zona isolata in una grande pianura, sono scesi e continuano ad arrivare moltissimi alieni, racchiusi in grossi baccelli o bozzoli negli acquitrini. E' da quei contenitori che poi escono filamenti tentacolari, i quali assalgono le persone nel sonno, le avvinghiano e le prosciugano. Il posto delle vittime, di cui rimane un miserevole guscio, è preso da un sosia (dagli occhi vitrei e lento nei movimenti), salvo furori improvvisi e grida agghiaccianti. Uno dopo l'altro sono invasi, catturati e mutati in silenziosi automi la madre di Marti, il piccolo fratellastro e lo stesso Steve Malone. Marti, ragazza di per sè irrequieta, è salvata da Tim Young, un giovane militare, mentre Jenn, una coetanea che si era fatta amica, cade anch'essa preda dei vermi maledetti, dai quali è stato trasformato lo stesso Platt suo padre. La paura è costante e giustificata, il sonno un rischio permanente e la lotta dura. Tim, pilota d'elicottero, riesce combattendo contro l'orrore, i camerati ed il tempo, a portare in salvo dal contagio la ragazza, non senza che questa abbia dovuto, piangendo, buttar giù nel vuoto il piccolo Andy, che era stato il primo della famiglia ad avere incubi notturni.

Valutazione Pastorale

il motivo che abbia spinto produzione e regista (che è Abel Ferrara, noto per film più meritevoli) a riciclare "L'invasione degli ultracorpi" di Don Siegel, del 1956, malgrado anche un altro film, del 1978, con Donald Sutherland, sfugge completamente. Dall'operazione, comunque, non se ne avvertiva la minima necessità, poiché il lavoro risulta mediocre. Il racconto della nuova versione è fatto dalla ragazza, opportunamente salvata dal pilota (già innamorato). Tutto scontato e prevedibile, soprattutto eventi e situazioni. Da accreditare solo gli effetti speciali, specie in scene a luci notturne e livide, più il bombardamento conclusivo effettuato da soldati spediti contro gli automi contagiati e contagiosi. L'indole della vicenda e le numerose allucinanti e sgradevoli trasmutazioni motivano il giudizio.

Le altre valutazioni

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