UN GIOCO DA RAGAZZE

Valutazione
Inaccettabile, ambiguo
Tematica
Amicizia, Famiglia - genitori figli, Giovani, Letteratura
Genere
Drammatico
Regia
Matteo Rovere
Durata
95'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Teresa Ciabatti, Andrea Cotti, Sandrone Dazieri, Matteo Rovere liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Cotti
Musiche
Andrea Farri
Montaggio
Claudio Di Mauro

Orig.: Italia (2008) - Sogg.: liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Cotti - Scenegg.: Teresa Ciabatti, Andrea Cotti, Sandrone Dazieri, Matteo Rovere - Fotogr.(Panoramica/a colori): Arnaldo Catinari - Mus.: Andrea Farri - Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 95' - Produz.: Maurizio Totti - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Filippo Nigro (Mario Landi), Chiara Chiti (Elena Chiantini), Nadir Caselli (Alice Paoletti), Desirèe Noferini (Michela Ricasoli), Chiara Paoli (Livia Cerulli), Stefano Santospago (Lorenzo Chiantini), Giorgio Corcos (Carlo), Valeria Milillo (Matilde Chiantini), Elisabetta Piccolomini (Patrizia Cerulli), Franco Olivero (Giulio Cerulli), Valentina Carnelutti (Serena Landi), Chiara Martegiani (Giovanna), Diana Albo (Simona), Cecilia Carponi (Martina), Marco Siciliano . (Preside)

Soggetto

Elena, Michela, Alice sono tre amiche diciassetteni, nate e vissute in famiglie dell'alta borghesia di provincia. Sono abituate ad avere quello che vogliono, e a cercare di spingersi sempre un po' più oltre. Elena é la leader del gruppo. A scuola arriva un nuovo professore, Mario, giovane e deciso a farsi rispettare dagli studenti. Per Elena il nuovo divertimento é individuato. Lo provoca, molto lentamente, creando intorno a lui gelosie e inimicizie: gli mette contro il preside, i genitori, la moglie. Quando Mario cede, e ha un rapporto con Elena a casa di lei, l'arrivo del padre di trasforma in tragedia. Il genitore muore, seguono processo e condanna per Mario. Ma, passata la tempesta, Elena riprende la propria vita tranquilla nella sua villa con piscina.

Valutazione Pastorale

Ben poco dice il film, pochissimo c'è da dire. Al suo primo lungometraggio, Matteo Rovere dice: "Ho cercato di realizzare una pellicola sul lato più oscuro dell'adolescenza contemporanea. E' una generazione che mi sembra sfuggire al controllo (...)". Ancora una volta, un tema importante come quello delle inquietudini giovanili diventa pretesto per abbandonare qualunque capacità di riflessione a favore di uno spettacolo privo di misura e originalità: solo eccessi, esagerazioni, situazioni studiatamente volgari, pruriginose, vuote di contenuti autentici. Siamo dalle parti di quel cinema che cerca la scusa della realtà e si allontana dalla verità. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, e del tutto ambiguo.

Utilizzazione

é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Certo non serve per avviare riflessioni sulle ragazze che prende conme protagoniste. Attenzione é da tenere (il film ha il divieto ai 14 anni) per i minori e i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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