UN LUPO MANNARO AMERICANO A PARIGI

Valutazione
Inaccettabile, farneticante
Tematica
Genere
Horror
Regia
Anthony Waller
Durata
97'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Lussemburgo
Titolo Originale
AN AMERICAN WEREWOLF IN PARIS
Distribuzione
I.I.F.
Soggetto e Sceneggiatura
Tim Burns, Tom Stern, Anthony Waller Ispirato ai personaggi creati da John Landis
Musiche
Wilbert Hirsch

Sogg.: Ispirato ai personaggi creati da John Landis - Scenegg.: Tim Burns, Tom Stern, Anthony Waller -Fotogr.: (Normale/a colori) Egon Werdin - Mus.: Wilbert Hirsch - Mon-tagg.: Peter R.Adam - Dur.: 97' - Produz.: Richard ClausVietato ai minori degli anni quattordici.

Interpreti e ruoli

Tom Everett Scott (Andy), Julie Delpy (Serafine), Vince Vieluf (Brad), Phil Buckman (Chris), Julie Bowen (Amy), Pierre Cosso (Claude), Tom Novembre (ispettore Leduc), Thierry Lhermitte, Maria Machado, Char-les Maquignon, Ben Salem Bouabdallah, Serge Basso.

Soggetto

Appena diplomati alla Brentwood, tre americani ventenni Andy, Chris e Brad, decidono di fare un viaggio in Europa e arrivano a Parigi. Durante la loro prima sera, salgono sulla torre Eiffel e uno di loro decide di lanciarsi, legandosi ad una corda elastica. All’improvviso appare ai loro occhi una ragazza che sta per suicidarsi. Andy la salva, afferrandola nel vuo-to ma poi batte la testa contro una trave d’acciaio. Risvegliatosi in ospedale, gli amici cercano di fargli coraggio, ma lui vuole a tutti i costi ritrovare la ragazza della sera prima. L’unico indizio è un biglietto perso da lei durante il tentato suicidio. Con quella traccia, i ragazzi, dopo molte ricerche, arrivano a casa di Serafine, così si chiama la misteriosa bellezza notturna. Andy si sente felice, viene accolto in casa, passa la notte con la ragazza, ma poi strani fatti cominciano a succedersi. Molte persone scompaiono per le strade di Parigi nelle notti di luna piena. Anche Serafine appare e scompare. L’ispettore Leduc cerca di scoprire cosa si nasconde dietro questi strani casi. Andy lo scopre prima, e a sue spese. Serafine si trasforma in vampiro e, come lei, tut-ta una serie di lupi mannari si aggira nei sotterranei della capitale francese. Con molta fortuna e incoscienza, il branco di lupi viene alla fine debellato. Serafine, ferita, va in ospedale. Andy affronta l’altro sé stesso divenuto lupo e lo uccide. Molte lune dopo, a New York, i due ragazzi si sposano. Un anel-lo scivola e, inseguendolo, entrambi cadono dalla statua della Libertà.

Valutazione Pastorale

Il film vuole richiamare alla mente il precedente “Un lupo mannaro americano a Londra”, diretto da John Landis nel 1981. Ma si tratta di una specie di ‘seguito’ di cui si sentiva pochissimo la neces-sità. Tutto il racconto si svolge all’insegna della confusione, dell’ingarbu-gliamento dei fatti, finalizzati solo a creare una paura artificiosa, superficiale inutile. I lupi mannari rimandano a credenze sull’esistenza di un vampirismo pseudoreligioso e sul satanismo, che spesso trovano terreno fertile per attec-chire e propagandarsi. Anche per questo, dal punto di vista pastorale, l’insi-stenza su un horror fine a sé stesso, senza né umorismo né spunti di riflessio-ne, fa emergere solo gli aspetti trucidi, gratuiti e farneticanti della storia, ren-dendo il film decisamente inaccettabile. Utilizzazione: il film è da escludere dalla programmazione ordinaria, ed anche in altri contesti l’utilizzo sembra complessivamente da sconsigliare, non essendoci, al di là dell’appartenenza al genere horror, nessun elemento utile o propositivo.

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