UNA BIONDA TUTTA D’ORO *

Valutazione
Discutibile, Ambiguità
Tematica
Genere
Avventuroso
Regia
Russell Mulcahy
Durata
106'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE REAL MC COY
Distribuzione
Artisti Associati
Soggetto e Sceneggiatura
William Davies, William Osborne
Musiche
Brad Fiedel
Montaggio
Peter Honess

Sogg. e Scenegg.: William Davies, William Osborne - Fotogr.: (panoramica/a colori) Denis Crossan - Mus.: Brad Fiedel - Montagg.: Peter Honess - Dur.: 106' - Produz.: Martin Bregman, Willi Baer, Michael S. Bregman

Interpreti e ruoli

Kim Basinger (Karen McCoy), Val Kilmer (J.T. Barker), Terence Stamp (Jack Schmidt), Gailard Sartain (Gary Buckner), Zach English (Patrick), Raynor Scheine (Baker), Deborah Hobart (Cheryl Sweeney), Pamela Stubbart

Soggetto

uscita dopo sei anni, in libertà vigilata, per una rapina alla Central Bank di Atlanta, in Georgia, Karen Mc Coy, affermata specialista del settore, torna in città e incontra subito difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro anche perchè ostacolata dal poliziotto incaricato di sorvegliarla, Gary Buckner. Inoltre l'ex marito, che vive con un' altra donna, ha fatto credere a loro figlio, Patrick, che lei è morta. Frattanto Karen conosce casualmente J. T. Barker, un suo fervente ammiratore. Costui, credendo di farle cosa gradita, rivela la di lei presenza in città a Jack Schmidt, proprio il gangster grazie al quale la donna è finita in galera. Costui tenta di coinvolgerla nel furto alla stessa banca, e visto il netto rifiuto di lei, la ricatta sequestrandole il figlio, con la complicità del corrotto Gary Buckner. Karen individua il nascondiglio dove costui tiene il bambino, ma viene sopraffatta e costretta così ad organizzare la rapina, che vede l'impegno di sofisticati congegni tecnologici. Tuttavia Karen ha predisposto, con l'aiuto di J. T., una trappola che consente ai due di fuggire lasciando rinchiusi nel caveau l'infuriato Jack ed i suoi uomini con tutto il bottino. Stordite con gas soporifero le guardie di vigilanza, i due fuggono e, dopo avere affrontato Buckner, recuperano dalla cassaforte di Jack il denaro che il gangster doveva a Karen e vanno col piccolo Patrick all'aereoporto: qui Karen ha dato appuntamento all'ex marito per restituirgli il figlio. Ma l'uomo tenta anche di sottrarle il denaro, che gli servirebbe per colmare forti debiti contratti nel suo lavoro. Salvata da J.T., la donna rivela al piccolo di essere sua madre e insieme a Patrick e a J.T. prende un aereo per Rio de Gancio lasciando il paese.

Valutazione Pastorale

il film inizia con la sua migliore sequenza, in cui Karen tenta, tradita all'ultimo momento, di saltare con il bottino della rapina dal tetto della banca. Poi "l'avventura" procede stancamente, ridondante e noiosa, soprattutto nei preliminari alla rapina. L'abitudine del regista al videoclip, tra l'altro, provoca un frequente frammentarsi delle sequenze, con una evidente ricerca dell'effetto scenico fine a se stesso. Al filone del superfluo si aggiunge quello del dramma del reinserimento dell'ex detenuta, di quello della madre cui viene impedito di farsi riconoscere dal figlio, ed infine si tenta anche di dare al tutto un messaggio "morale", punendo i cattivi e consentendo alla protagonista della vicenda (che non è certo un'eroina), di rifarsi una vita recuperando il figlio e, presumibilmente, l'affetto di un uomo.

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