UNA SPIA PER CASO

Valutazione
Inconsistente, banalità
Tematica
Politica-Società
Genere
Farsesco
Regia
Peter Askin e Douglas McGrath
Durata
90'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Company man
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
David Lawrence
Montaggio
Camilla Toniola

Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg. e scenegg.: Peter Askin e Douglas McGrath - Fotogr.(Panoramica/a colori): Russel Boyd - Mus.: David Lawrence - Montagg.: Camilla Toniola - Dur.: 90' - Produz.: John Penotti.

Interpreti e ruoli

Douglas McGrath (Allen Quimp), Sigourney Weaver (Daisy Quimp), John Turturro (Johnson), Anthony Lapaglia (Castro), Alan Cumming, Ryan Philippe, Woody Allen

Soggetto

A Washington nel 1962 l'agente segreto Allen Quimp, chiamato a deporre davanti alla Commissione del Senato degli Stati Uniti, comincia a riferire quello che gli é capitato a partire dal 1959. Lui, anonimo professore di liceo con il vizio di correggere gli errori di sintassi di chi gli capita a tiro, é bersagliato dalla moglie Daisy, che vuole comprarsi pellicce e gioielli e lo spinge a guadagnare di più. Incalzato anche dal padre di lei, Allen alla fine mette tutti a tacere, inventando di essere un agente in incognito con incarichi delicatissimi. La notizia si diffonde, e Allen si trova spedito a Cuba proprio quando si combatte lo scontro decisivo che porterà Castro al potere. Nell'isola Allen é avvicinato da strani personaggi, un americano che é lì da otto anni e vive tranquillo, un certo Johnson, spia patriottica decisa a tutto pur di fermare il comunismo. Arriva poi anche Daisy, che trova il marito con una segretaria, fa una scenata, poi si lascia convincere da Johnson a partecipare ad alcune azioni. Catturata dai guerriglieri, Daisy viene liberata, ma nel frattempo anche la rivoluzione é finita. Si torna all'inizio, e i membri della commissione si guardano perplessi. Non sapendo come evitare per il futuro di affidarsi ancora alla dabbenaggine di Allen, individuano una nuova destinazione che sembra al riparo da qualunque sorpresa. Ed ecco Allen arrivare in Vietnam,paese tranquillo dove non succede niente...

Valutazione Pastorale

Si tratta di una farsa che prende di mira il periodo tra fine anni '50 e primi anni '60: anni importanti, certamente (l'ascesa al potere di Castro, John Kennedy, Krusciov), durante i quali CIA, agenti segreti, spie hanno svolto da una parte e dall'altra un ruolo tanto oscuro quanto spesso determinante. Mettendo al centro un agente segreto che tale non é e anzi é un lunatico ingenuo e un po' scemo, il film vorrebbe far ridere e insieme lanciare qualche velenosetta frecciata alla politica portata avanti dal governo degli Stati Uniti in quegli anni. Con una conclusione che si allunga anche sul futuro: condotta con tale faciloneria e affidata a quei personaggi, la guerra del Vietnam non poteva che essere persa. Purtroppo tutte queste intenzioni rimangono appena accennate: il raccontino procede a singhiozzo tra macchiette esagerate, ripetizioni, vuoti nella sceneggiatura. L'umorismo non coinvolge, e qualche attenzione la strappa solo la presenza, peraltro non accreditata, di Woody Allen. Dal punto di vista pastorale, il prodotto é talmente insipido e sconnesso da poter essere valutato come inconsistente, con contorno di tante banalità. UTILIZZAZIONE: con buona volontà, il film potrebbe essere visto solo per collegarlo ad altri titoli imperniati sullo stesso giro di anni (1959-1963).

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