UNA STORIA DEI NOSTRI GIORNI **

Valutazione
Discutibile, Ambiguità
Tematica
Famiglia - genitori figli
Genere
Drammatico
Regia
Claude Lelouch
Durata
109'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
ATTENTION BANDITS
Distribuzione
Indipendenti Regionali
Soggetto e Sceneggiatura
Florence Moucorge Claude Lelouch
Musiche
Francis Lai
Montaggio
Arlette Gordon

Sogg.: Claude Lelouch - Scenegg.: Florence Moucorge-Gabin - Fotogr.: (scope/a colori) Jean-Yves Le Mener - Mus.: Francis Lai - Montagg.: Arlette Gordon - Dur.: 109' - Produz.: Les Films 13, TF1 Production

Interpreti e ruoli

Jean Yanne (Verini), Marie-Sophie L. (Sophie), Patrick Bruel (Mozart), Charles Gerard (Charlot), Corinne Marchand, Helene Surgere, Edwige Navarro, Françoise Bette, Harve Fayre, Jean-Claude Bourbault

Soggetto

Verini, uomo di assai dubbi trascorsi che vive a Parigi con la moglie Françoise e l'adoratissima figlioletta Sophie, acquista da Mozart i gioielli, che costui ed altri tre giovani hanno rubato a Cartier. Un ignoto sequestra Françoise in casa di lei ma, quando riceve da Marini la valigetta con i gioielli, al momento dello scambio uccide a sangue freddo la donna. Sospettato sia del furto che per la scomparsa della moglie, Verini trascorre in carcere dieci lunghi anni, in vista dei quali egli ha collocato in un esclusivo collegio svizzero la bambina, senza scriverle mai la realtà dell'accaduto e solo dopo molto tempo rivelandole che la madre era morta e non già in Brasile per assistere colà la nonna. Uscito di galera e recuperata Sophie, ora l'uomo pensa di vendicare la morte di Françoise (il cui corpo egli aveva seppellito nel parco della propria villa, poi venduta), dopo avere appreso dalla ex-governante che l'assassino era stato il marito di costei, complice il cognato. Aiutato da Mozart, Verini uccide il colpevole ed il fratello, mentre Mozart elimina l'innocente portiere del castello-albergo in cui i due vivono tranquillamente. E poi torna in galera (la Polizia ha intanto trovato lo scheletro di Françoise e in più, nel cruscotto dell'auto di Verini, un orologio di Cartier). Intanto Sophie si è innamorata di un ricco giovanotto svizzero, ma non intende sposarsi finché il padre non sarà di nuovo libero. All'uopo essa interessa Mozart per farlo evadere e questo potrebbe accadere, allorché essa sarà a Parigi per una gara equestre, cui deve partecipare il fidanzato Antoine. Mozart, ormai innanioratissimo di lei, escogita un piano geniale: simulando di essere un terrorista, egli telefona alla Polizia, inventa una bomba all'Opéra, che farà una catastrofe durante una serata di gala con il Premier sovietico, se Verini non verrà fatto "evadere". Mentre il cavaliere svizzero perde la gara, Sophie si unisce a Mozart, adoperatosi insieme a Charlot, amico di Verini per far partire in tutta sicurezza quest'ultimo con destinazione Germania.

Valutazione Pastorale

il film spicca per la bella scrittura, per agilità ed eleganza formale, nonostante una parte conclusiva più artificiosa e complicata. Perno di tutto, più che ruberie e delitti, il tenero rapporto padre-figlia: un pò brusco e corposo lui, bionda e affettuosa lei, educata in un elitario collegio svizzero. La storia si vede volentieri, anche per l'ironia che a tratti accompagna i vari momenti verso la stretta finale, con il bandito vecchio stile stupefatto di "evadere" per ordine superiore, grazie all'estro del nuovo malavitoso mascherato da terrorista. Francamente inutile e gratuito, invece, il delitto a freddo attuato dal giovane Mozart (l'uccisione del portiere dell'albergo) e, come sempre, mirabile la musica utilizzata nella colonna sonora.

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