UNA VEDOVA ALLEGRA… MA NON TROPPO

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
Jonathan Denne
Durata
100'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MARRIED TO THE MOB
Distribuzione
G.D.I.
Soggetto e Sceneggiatura
Barry Strugatz, Mark R. Burns
Musiche
Davide Byrne
Montaggio
Graig McKay

Sogg. e Scenegg.: Barry Strugatz, Mark R. Burns - Fotogr.: (normale/a colori) Tak Fujimoto - Mus.: Davide Byrne - Montagg.: Graig McKay - Dur.: 100' - Produz.: Misterious Arts, Demme Production

Interpreti e ruoli

Michel Pfeiffer (Angela De Marco), Matthew Modine (Mike Downey), Dean Stokwell (Tony Russo), Alec Baldwin (Frank De Marco), Paul Lazaro (Tommy), Ellen Foley (Theresa), O-Lan Jones (Phyllis), Jason Allen (Tony Russo Jr.), Anthony J. Nick, Joey De Marco

Soggetto

Angela è la vedova di un elegante e fortunato killer. Il marito glielo ha personalmente ammazzato il suo boss Tony Russo detto il tigre, un napoletano immigrato a New York e questo perché l'incauto dipendente gli aveva soffiato l'amante (ammazzata nella vasca da bagno anche lei). Dopo di che l'onnipotente Tony si dà un gran daffare per conquistare Angela, la quale tenta invano di sfuggire alle sue attenzioni, perfino traslocando con il figlioletto in un quartiere miserabile e trovando finalmente un modesto lavoro. Lei però è spiata da due agenti dell'FBI Mike Downey con un collega convinti che, tallonando la donna pazientemente, Russo e la sua banda cadranno finalmente nelle loro mani. Accade che la vedova e Mike Downey si innamorino teneramente, come accade che Rose, la moglie gelosissima del boss stia sempre all'erta tanto da piombare inattesa a Miami, dove Russo ha indetto un vertice per i suoi loschi affari. Là egli si reca con Angela, installandosi nell'albergo più lussuoso. Con Rose Russo inviperita, arriva però anche Mike con gli agenti (lui era collegato con un minuscolo microfono con Angela, nascosto in un anello da lei donato a Tony): la banda è catturata, Tony finisce in prigione e la vedova trova infine una vita un pò più serena con Mike, nuovo papà per il piccolo Joseph.

Valutazione Pastorale

si tratta di un racconto che non rinuncia (specie nella girandola conclusiva) ai toni farseschi e che risulta spesso stagnante e sconnesso, quasi mutasse di registro a capriccio. Boss e scagnozzi sono in fondo di mezza tacca, malgrado la iniziale eleganza e disinvoltura che il defunto marito di Angela pone nel suo mestieraccio. Tutta l'impalcatura starebbe in piedi con rischi anche maggiori, se non si appoggiasse su personaggi affidati ad interpreti avveduti quali Angela un pò incerta, stanca di denaro di dubbia origine e ben consapevole di essere attraente: il boss di Dean Stokwell, burinissimo nel suo abito bianco e perfettamente aderente al cliché dell'immigrato mafioso, nonché l'agente Mike di Matthew Modine (però troppo giovane e con eccessivi sberleffi). Scene e situazione motivano la valutazione.

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