UNA VITA ESAGERATA

Valutazione
Accettabile-riserve, Brillante
Tematica
New age
Genere
Favolistico
Regia
Danny Boyle
Durata
103'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
A LIFE LESS ORDINARY
Distribuzione
Fox
Soggetto e Sceneggiatura
John HodgeJohn Hodge
Musiche
David Arnold

Sogg e Scenegg.: John Hodge - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Brian Tufano - Mus.: David Arnold - Mon- tagg.: Masahirto Kirakubo - Dur.: 103' - Produz.: Andrew Mac Donald

Interpreti e ruoli

Ewan Mc Gregor (Robert), Cameron Diaz (Celine), Dan Hedaya (Gabriele), Delroy Lindo (Jackson), Holly Hunter (O'Reilly), Stanley Tucci (Elliot), Ian Holm (Naville), Maury Chaykin, Ian Mc Neice, Tony Shalhoub, Frank Kanig, Mel Winkler ., Anne Cullimore Decker, David Stifel.

Soggetto

Il giovane Robert lavora come custode in una grande azienda ma si diletta a scrivere e sogna di diventare famoso. Celine, viziata, cinica e annoiata, è la figlia di Naville, proprietario dell'azienda dove è impiegato Robert. Entrambi sono in attesa di qualche cambiamento, ma tra loro sono sconosciuti e lontanissimi. Dal Cielo gli angeli O'Reilly e Jackson vengono incaricati della missione più difficile della loro carriera: fare in modo che Robert e Celine si incontrino e si innamorino. Quando viene licenziato, Robert va da Naville per protestare, vede la figlia, la sequestra, la porta in un casolare isolato. Ma il mestiere del bandito non gli si addice e allora Celine prende in mano la situazione nell'organizzare la richiesta di riscatto. Durante la convivenza forzata, il rapporto tra Robert e Celine passa attraverso varie fasi: litigano, si insultano, si scambiano complimenti, infine un bacio. Un intervento eccessivo dell'angelo Jackson rischia di mandare tutto a monte. Robert e Celine si separano, riuscendo a tornare insieme, solo dopo innumerevoli rischi ed equivoci. Gli angeli capiscono la fatica di indirizzare le emozioni del cuore umano.

Valutazione Pastorale

si tratta di un film di impronta favolistica, giocato su toni ora grotteschi ora demenziali, senza troppa logica narrativa ma con buon gusto e ritmo spigliato. La vicenda dei due giovani è inserita in quella degli angeli, secondo una struttura ad incastro tipicamente americana, dove il Cielo e gli Angeli stessi si umanizzano, scendono sulla Terra per portare felicità, si scontrano con difficoltà impreviste, ripensano a quando erano esseri corporei e infine capiscono che l'amore e l'innamoramento sono impossibili da governare o imporre. Per quanto girato da un regista europeo, il film ha alcune leggerezze e superficialità sempre presenti quando la cultura americana affronta temi 'alti', ma ha anche efficacia visiva, immagini ben miscelate tra commedia nera e commedia sentimentale, e trasmette l'idea che l'amore è un dono da conquistare con forza giorno dopo giorno. Dal punto di vista pastorale, qualche riserva è da evidenziare per certi riferimenti biblici un po' confusi e qualche sequenza meno sorvegliata, ma nel complesso il film è da valutare come accettabile e brillante. Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. Da proporre anche in occasioni più mirate, soprattutto all'interno della tematica degli 'Angeli' (con tutte le implicazioni relative ai vari movimenti 'new age') così frequente nel cinema americano anni Novanta (ma che comunque risale almeno agli anni '40 con "La vita è meravigliosa" di Frank Capra).

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