UNA VITA SCELLERATA

Valutazione
Discutibile, Crudezze
Tematica
Genere
Biografico
Regia
Giacomo Battiato
Durata
110'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
UNA VITA SCELLERATA
Distribuzione
Artisti Associati International
Soggetto e Sceneggiatura
Vittorio Bonicelli liberamente ispirato agli scritti di Benvenuto Cellini
Musiche
Franco Battiato
Montaggio
Claudio Di Mauro

Sogg.: liberamente ispirato agli scritti di Benvenuto Cellini - Scenegg.: Vittorio Bonicelli - Fotogr.: (panoramica/a colori) Dante Spinotti - Mus.: Franco Battiato - Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 110' - Produz.: Leader Cinematografica Cinemax

Interpreti e ruoli

Wadeck Stanczak (Benvenuto Cellini), Sophie Ward (Sulpizia), Pamela Villoresi (Fiore), Maurizio Donadoni (Rosso Fiorentino), Bernard Pierre Donnadieu (Francesco I), Ben Kingsley (Governatore), Max Von Sydow (Clemente VII), Armando Bandini, Amanda Sandrelli

Soggetto

nel XVI secolo il grande artista fiorentino Benvenuto Cellini, uomo violento e impulsivo, vive un'esistenza drammatica e avventurosa, soggiornando in molte città italiane e poi in Francia, spinto dalla necessità di trovare dei sovrani per cui lavorare, ma anche per sfuggire alla punizione della legge, essendo spesso accusato di risse, ferimenti e uccisioni. Negli anni della maturità egli vive a Firenze, con la fedele serva-amante Fiore, ed è al servizio di Cosimo I de' Medici per il quale vuole fondere in bronzo una grande statua di Perseo. Ma il duca è indeciso, mentre l'artista è impaziente di realizzare quest'opera, dalla quale si attende la gloria. Egli ripensa intanto al suo passato, da quando, giovanissimo e già celebre orafo, vive a Roma alla corte di papa Clemente VII, per il quale realizza opere preziose. Ma mentre svolge la sua attività artistica, Benvenuto si dedica a molte avventure amorose con dame e popolane, e si batte con molti nemici, invidiosi del suo successo, indispettiti dalla sua insolenza. Durante il sacco di Roma del 1527 Cellini partecipa coraggiosamente alla difesa contro gli invasori, e uccide con un colpo d'archibugio il Connestabile di Borbone, comandante delle truppe, che attaccavano Castel S. Angelo. In seguito, morto Clemente VII viene eletto papa Paolo III, il quale fa imprigionare Benvenuto proprio in Castel S. Angelo, perchè lo sospetta ingiustamente di aver rubato dell'oro ed egli diventa amico del Castellano, uomo bislacco, che ha la fissazione di riuscire a volare come un Pipistrello. Cellini riesce poi a fuggire, calandosi dalle mura, ma cade e si rompe una gamba, perciò viene riacciuffato e chiuso in un'orrida segreta, finché viene liberato dal re Francesco I, che lo conduce con sè in Francia, dove gli fa eseguire la celebre saliera d'oro. Dopo aver assistito al suicidio dell'amico Rosso Fiorentino, Benvenuto torna a Firenze, alla corte di Cosimo, dove appunto ora è in attesa di realizzare il suo Perseo. Finalmente il duca acconsente, e Cellini si dedica con entusiasmo alla difficile fusione: è il trionfo. Il suo capolavoro è collocato nella loggia dei Lanzi, ma l'artista dovrà attendere 10 anni che Cosimo si decida a pagarlo.

Valutazione Pastorale

ispirato alla celebre autobiografia del Cellini, questo film di Battiato dimostra una certa abilità del regista, ma alterna momenti efficaci ad altri deludenti. Il difetto principale dell'opera è quello di spezzettare troppo l'azione con salti avanti e indietro nel tempo, che lasciano molte lacune togliendo unità alla vicenda. C'è il tentativo di presentare un grande affresco popolare del burrascoso periodo storico inserendovi il ritratto di questo grande artista egocentrico, sempre preda di passioni incontrollabili, ma il carattere del Cellini resta molto superficiale. Abbastanza accurati appaiono i ritratti di Clemente VII, Francesco I e Cosimo de' Medici. Fra le scene migliori è quella dell'incontro col re di Francia in un prato circondato di tende luminose. Palazzi, castelli e monumenti sono fotografati in modo suggestivo, e i costumi sono fastosi ed eleganti. Abbondano le scene violente e crude: risse, ferimenti e il rapporto con la dama Sulpizia motivano la valutazione.

Le altre valutazioni

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