UOMINI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

Valutazione
Inaccettabile, Negativo
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Alessandro Capone
Durata
106'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
UOMINI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
Distribuzione
Mediaset
Soggetto e Sceneggiatura
Rosario Galli, Alessandro Capone Tratto dall'omonima commedia di Rosario Galli ed Alessandro Capone
Musiche
Enrico Riccardi
Montaggio
Roberto Silvi

Sogg.: Tratto dall'omonima commedia di Rosario Galli ed Alessandro Capone - Scenegg.: Rosario Galli, Alessandro Capone - Fotogr.: (scope/a colori) Nino Celeste - Mus.: Enrico Riccardi - Montagg.: Roberto Silvi - Dur.: 106' - Produz.: Mauro Berardi, Carlo Barrella

Interpreti e ruoli

Pino Amendola (Pino), Vincenzo Crocitti (Enzo), Gianni Garofalo (Gianni), Nicola Pistoia (Nicola), Claudia Koll (Yvonne)

Soggetto

è lunedì, e quattro amici si riuniscono a casa di Pino, l'unico separato del gruppo, a giocare a poker. Gianni, il più giovane ed aitante, è sposato da sei mesi e preoccupato per la moglie indisposta cui telefona a intervalli suscitando l'insofferenza degli altri, specie di Nicola che sposato da alcuni anni ha litigato con la sua e per consolarsi telefona in California ad una delle sue numerose amichette, con grave disappunto di Pino che pensa alla eccessiva spesa telefonica. Enzo, il più brutto ed imbranato del gruppo, ha una moglie che tiene la cassa e le redini del suo menage tranquillo ma scialbo. Ad un certo punto, dopo che Enzo ha perso un po' di soldi, a Pino viene un'idea per mutare la mediocre serata: telefonare ad una prostituta che sollazzi i quattro amici. Gianni non ci sta, vorrebbe andarsene, mentre Pino, dopo alcuni tentativi, lascia un messaggio alla segreteria telefonica di una certa Yvonne. Costei poco dopo risponde e si presenta, giovane e bellissima. Dopo le consuete schermaglie e le domande d'obbligo sul perché una donna di tale classe sia una prostituta, tocca a Pino iniziare un rapporto con Yvonne: ma la rivelazione che la giovane non è Yvonne ma solo un'amica di costei ed è alla sua prima esperienza sconcerta Pino. La giovane ha sentito il messaggio per Yvonne, e siccome deve sposarsi il giorno dopo ed ha il fidanzato occupato a festeggiare l'addio al celibato, ha pensato di imitarlo. Le cose cambiano per Gianni che, attirato fin dall'inizio ed accortosi dell'interesse suscitato nella giovane, mentre gli altri si apprestano a mangiare una spaghettata, prende la busta coi soldi pattuiti e si dilegua con lei ormai decisa a rinunciare al matrimonio. I tre amici restano attoniti e preoccupati dovendo annunciare alla moglie di Gianni la "fuga " sentimentale di questi con la giovane.

Valutazione Pastorale

il film descrive, con indubbio realismo, il comportamento di quattro uomini sostanzialmente soli, incapaci di costruire non solo un rapporto con gli altri, il che spiega il loro sostanziale fallimento come mariti, ma anche e soprattutto con sé stessi. Fare un discorso sui valori suona oggi anacronistico e persino ambiguo dato l'uso che in certi ambienti, in genere, si è fatto. Ma dei valori morali qui non v'è traccia: sono semplicemente inesistenti. L'unico barlume di moralità che affiora la "coscienza" di Pino che non ce la fa ad usare come oggetto sessuale una donna solo perché questa non è una prostituta. L'incapricciamento improvviso ed infantile di Gianni, non è forse un insulto ad un matrimonio che ha appena sei mesi di vita? E tutte le scempiaggini telefoniche che Gianni ha riversato nella cornetta del telefono alla moglie indisposta prima che apparisse la giovane donna sono manifestazioni d'affetto, premure, o solo un copione recitato imitando le telenovela, nel clima delle quali sembra tutte o quasi le coppie moderne interagiscono? E lei che, dovendosi sposare la mattina dopo, è disposta a giacere con quattro uomini solo per rendere la pariglia al fidanzato è da additare ad esempio? Tutto questo è inaccettabile.

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