VADO A RIPRENDERMI IL GATTO

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Giuliano Biagetti
Durata
102'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
VADO A RIPRENDERMI IL GATTO
Distribuzione
Istituto Luce, Italnoleggio Cinematografico
Soggetto e Sceneggiatura
Piero Perini, Giuliano Biagetti, Luigi Malerba Piero Perini
Musiche
Alberto Radius
Montaggio
Alberto Moriani

Sogg.: Piero Perini - Scenegg.: Piero Perini, Giuliano Biagetti, Luigi Malerba - Fotogr.: (panoramica/a colori) Giuseppe Pinori - Mus.: Alberto Radius - Montagg.: Alberto Moriani - Dur.: 102' - Prod. Cinefilm, Rai Uno, Istituto Luce, Italnoleggio Cinematografico

Interpreti e ruoli

Barbara De rossi (Ester), Mario Adorf (Alceo Brancicaroli), Enzo Fabbri. Pasquale Coletta, Anna Zimmerman, Jean Pierre Cassel, Eolo Capritti, Alessando Partexano

Soggetto

Alceo Brancicaroli, un maturo e agiato contadino romagnolo, vive solo col gatto Zuanin, lavora con entusiasmo la sua terra, e si gode con gli amici i buoni cibi locali. Rimasto fedele al ricordo di una giovinetta amata da ragazzo, e uccisa da un soldato tedesco, durante la II guerra mondiale, egli non ha mai voluto sposarsi. Ma da anni, ad ogni estate, Alceo affitta per un mese una prostituta, e la porta a vivere nella sua cascina, trattandola come una moglie. Stavolta la ragazza, che gli viene procurata dalla solita mezzana, è una giovane molto diversa da quelle che l'hanno preceduta: nata contadina, Ester ha conservato nel cuore i sentimenti di una creatura fondamentalmente sana, e presto nell'ambiente della campagna e accanto ad Alceo, che la tratta con gentilezza, si sente tomare quella di un tempo. Lavora nei campi con lui e gli si affeziona sinceramente. Anche l'uomo è subito conquistato, e prova per lei un sentimento sempre più forte, che però non osa confessare neanche a se stesso. Gli amici più intimi, Buson, el Minghett e el Zopp e le loro mogli hanno grande stima della saggezza di Alceo e spesso ricorrono a lui per averne consigli. Ora tutti hanno accolto Ester con calorosa simpatia, e la ragazza è felice. Alceo si mostra molto geloso di lei ed è chiaro che ne è innamorato. Lo ha capito anche il giudice Imola, un ebreo, che fu salvato da Alceo dalle retate dei tedeschi, e che gli è rimasto molto legato. Scaduto il mese, Ester deve ripartire, ma prima, secondo la consuetudine, si dovrebbe svolgere una gara fra Buson, Minghett e el Zopp, il vincitore della quale avrebbe diritto a godere delle "prestazioni" della donna. Ma i tre, imbarazzati, rinunciano spontaneamente. Ester riparte delusa perché Alceo non le ha chiesto di restare, ma, invece della rimanente somma pattuita, chiede e ottiene in dono il gatto Zuanin. Rimasto solo, Alceo si chiude in casa ubriacandosi, e gli amici cercano invano di aiutarlo, finché Imola lo persuade a raggiungere la ragazza con la scusa di riprendersi il gatto (che però è morto). Ora Ester svolge un lavoro onesto, e Alceo, comprendendo che non può fare a meno di lei, è felice di riportarsela a casa.

Valutazione Pastorale

questo film presenta una semplice vicenda ambientata nella campagna romagnola, che la suggestiva fotografia mostra in tutta la sua bellezza. Poiché è la storia della redenzione di una prostituta, rimasta miracolosamente pura di cuore, nonostante la vita che ha condotto, è chiaro che moralmente il film è positivo. Vi si esaltano, oltre all'amore trionfante, l'amicizia sincera, la generosità e molti altri buoni sentimenti. Ma il fatto che il protagonista prenda la prostituta in affitto e altre situazioni presenti nella trama, motivano la valutazione di "Discutibile-scabrosità", anche se le immagini mostrate non sono mai indecenti. Quanto alla maniera in cui il film è realizzato, si può osservare che intrattiene piacevolmente ed ha un soggetto abbastanza inconsueto, ma la vicenda, dallo sviluppo prevedibilissimo, risulta troppo edulcorata.

Le altre valutazioni

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