VANYA SULLA 42MA STRADA ****

Valutazione
Complesso, Raccomandabile, Dibattiti
Tematica
Metafore del nostro tempo, Teatro
Genere
Drammatico
Regia
Louis Malle
Durata
119'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
VANYA
Distribuzione
Lucky Red
Soggetto e Sceneggiatura
David Mamet. dal lavoro teatrale "Zio Vanya" di Anton Pavlovich Cechov
Musiche
Joshua Redman
Montaggio
Nancy Baker

Sogg.: dal lavoro teatrale "Zio Vanya" di Anton Pavlovich Cechov - Scenegg.: David Mamet. - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Declan Quinn - Mus.: Joshua Redman - Montagg.: Nancy Baker - Dur.: 119' - Produz.: Fred Berner

Interpreti e ruoli

Phoebe Brand (Tata), Lynn Cohen (Maman), George Gaynes (Sieriebryakov), Jerry Mayer (Waffles), Julianne Moore (Elena), Larry Pine (Astrov), Wallace Shavn (Vanya), Brooke Smith (Sonya), Andrè Gregory, Madhur Jaffrey

Soggetto

il professor Sieriebryakov, un mediocre accademico, è ospite nella casa di campagma, un tempo proprietà della sua prima moglie, per scrivere, senza disturbo, un suo saggio sulla cultura russa. Sono ospiti con lui (serviti dalla vecchia e saggia Tata e dal famiglio Waffles) la sua seconda moglie Elena e il dottor Astrov, medico di casa, incaricato dagli attuali proprietari della tenuta, Vanya , il fratello della defunta ,e Sonya, figlia di costei, di attendere alla salute dell'illustre professore, il quale si rivela inconcludente e lagnoso, mettendo a dura prova la pazienza della consorte, ancora giovane e avvenente, ma coccolato dall'ex suocera, Maman, che ancora stravede per lui. Intorno a Sieriebryakov s'intrecciano segrete passioni e si consumano drammi nascosti, che neppure sfiorano la sua presuntuosa sufficienza. Sonya, infatti, è innamorata del medico, e lo confida ad Elena, superando l'avversione che prova nei suoi confronti pregandola di accertare se il medico sia incline a contraccambiare il suo amore. Ma Elena deve deluderla: il dottor Astrov è indifferente nei riguardi della giovane. È invece infatutao di Elena lo Zio Vanya, che non è affatto da lei ricambiato, mentre le attenzioni di cui il dottor Astrov non fa mistero, la turbano e mettono in crisi il suo matrimonio, L'indifferenza di Elena per zio Vanya, esaspera frattanto questi al punto da fargli commettere un gesto inconsulto: afferrata una pistola, ne fa partire un paio di colpi, senza tuttavia colpire nessuno, mentre le invettive di lui seminano lo sgomento fra i presenti: la proprietà sta per essere messa in vendita, e, a motivo di precedenti da lui ignorati, il professor Sieriebryakov non può accampare alcun diritto. Poi tutto si ricompone, e zio e nipote riprendono rassegnati e spenti il tran tran solito, dopo che gli ospiti se ne sono andati.

Valutazione Pastorale

il film tratto da una pièce teatrale di Cechov è stato girato interamente nel New Amsterdam Theatre di New York, appositamente ristrutturato, dopo la difficoltosa gestazione di Andrè Gregory. Riflette con fedeltà i dialoghi di Cechov e la sua disperata ricerca di senso della vita, del dolore e della morte. Sostenuti da una splendida recitazione, i dialoghi di Cechov ripropongono i problemi esistenziali di sempre, im maniera emozionante, caricando d'intensa drammaticità gli sguardi, i gesti, le espressive mutazioni dei volti degli attori, tutti bravissimi e immedesimati nel proprio personaggio con interiore partecipazione. L'agnosticismo di Cechov pervade l'intera storia con lacerante senso dell'impotenza sempre alle prese con l'ineluttabile o l'irraggiungibile, fino alla pacata accettazione finale del dolore espressa da Sonya, che condensa in sé il rimpianto cechoviano dell'innocenza e la fede degli umili, che recano spontaneamente in sé l'accettazione cristiana del dolore. In forza di tale rilettura di Cechov il film è ritenuto raccomandabile, pur esigendo un adeguato dibattito.

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