VENTO DI TERRA

Valutazione
Accettabile, realistico
Tematica
Famiglia, Giovani, Guerra, Lavoro
Genere
Drammatico
Regia
Vincenzo Marra
Durata
90'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Mikado Film
Musiche
Sandro Petticca
Montaggio
Luca Benedetti

Orig.: Italia (2003) - Sogg. e scenegg.: Vincenzo Marra - Fotogr.(Panoramica/a colori): Mario Amura - Mus.: Sandro Petticca - Montagg.: Luca Benedetti - Dur.: 90' - Produz.: Tilde Corsi, Gianni Romoli.

Interpreti e ruoli

Vincenzo Pacilli (Vincenzo), Vincenza Modica (Antonietta), Giovanna Ribera (Marina), Francesco Giuffrida (Luca), Edoardo Melone (Bruno), Francesco Di Leva (Tarantino)

Soggetto

A Secondigliano, provincia di Napoli, Enzo, diciotto anni, vive con la famiglia ed è in attesa di una occupazione che lo rende autonomo dai genitori. Quando il padre all'improvviso muore e la madre deve affrontare un aggressivo padrone di casa che la vuole mettere in mezzo alla strada, Enzo, disperato, partecipa ad un colpo per raggranellare un po' di soldi. Subito dopo se ne pente, si arruola nell'esercito, si sottopone ad una dura disciplina, viene inviato a Milano. Da qui, nella prospettiva di rendere più rapida la richiesta di trasferimento a Napoli, va volontario in Kossovo. Siamo nel 1999 e, dopo alcuni mesi, Enzo, al pari di altri, accusa forti malesseri. Rispedito a casa, dopo gli esami risulta essere vittima delle esalazioni dell'uranio impoverito. Un avvocato lo avvicina e lo invita a firmare la causa avviata insieme ad altre famiglie per chiedere il risarcimento di quei danni. Enzo a letto é solo con i propri dubbi.

Valutazione Pastorale

Nel 2001 con "Tornando a casa", opera d'esordio, Vincenzo Marra aveva raccolto meritati consensi. Nato a Napoli nel 1972, Marra avverte gli squilibri del proprio ambiente di origine e vi resta anche per questo secondo titolo. Con esiti però meno felici. La freschezza dei toni realistico-documentari del primo film si perde nella sottolineatura del tratto sociologico, nell'insistenza della raffigurazione quasi pedagogica di difficoltà e problemi. Il regista apre con una banalissima carrellata sui palazzoni della periferia urbana un racconto che non sa quali strade seguire. Il fatto é che Marra resta indeciso tra l'esserci e l'osservare da lontano, non trova il giusto equilibrio tra una partecipazione emotiva e una distaccata. Non lo aiuta poi la scelta ancora una volta di attori non professionisti, residuo di un neorealismo ormai non più praticabile. A metà tra il calore del 'vero' e la vigoria della denuncia, il film conserva comunque una buona dose di 'sincerità' e, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile e nell'insieme realistico. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare nell'ambito di proposte sul cinema italiano dell'ultima generazione. Qualche attenzione é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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