Vice

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia, Politica-Società, Storia
Genere
Biografico - Drammatico
Regia
Adam McKay
Durata
132'
Anno di uscita
2019
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Vice
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Adam McKay
Fotografia
Greig Fraser
Musiche
Nicholas Britell
Montaggio
Hank Corwin

Prod.: Brad Pitt, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Will Ferrell, Adam McKay, Kevin J. Messick

Interpreti e ruoli

Christian Bale (Dick Cheney), Amy Adams (Lynne Cheney), Steve Carell (Donald Rumsfeld), Sam Rockwell (George W. Bush), Tyler Perry (Colin Powell)

Soggetto

Dick Cheney inizia la sua carriera come operaio elettrico nel Wyoming, una zona rurale degli Stati Uniti. Ben presto si fa strada nel tessuto politico di Washington con l’amministrazione Nixon. Un percorso che lo porterà nel giro di pochi anni a ricoprire la carica di Vicepresidente di George W. Bush, dal 2001 al 2009…

Valutazione Pastorale

La nomina a Vicepresidente di George W. Bush è stato il momento culminante di una carriera condotta con abilità, astuzia e una grande strategia comunicativa. Così si è imposto all’attenzione degli Stati Uniti Dick Cheney, la cui storia, tanto fatta di ruoli importanti quanto affidata ad accadimenti poco conosciuti, è ora affrontata da Adam McKay nel film "Vice. L’uomo nell’ombra". Il regista è partito dalla premessa che, al par suo, molti americani conoscevano poco di questa figura, per più versi elusiva e misteriosa. McKay, anche sceneggiatore dell'opera, ha offerto un approccio alla sua vita il più possibile completo, ma non cronachistico né consequenziale: così il racconto dei fatti attraversa mezzo secolo di vita americana, sempre tenendo al centro Cheney, dai primi anni a passi più profondi e significativi quali lo spavaldo legame con Donald Rumsfeld, Segretario di Stato. La novità, che è anche il particolare approccio offerto da McKay, è nel totale rimescolamento delle carte al quale la sceneggiatura si affida. Il copione svaria tra passato e presente, propone Cheney giovane e nell’età matura, con l’intenzione non di frammentare il racconto ma di renderlo il più compatto e incisivo. Il film mantiene quindi un andamento del tutto serio e veritiero, dosando con efficacia momenti di critica e denuncia, non scadendo mai nella semplice messa alla berlina del personaggio. Anzi, sottolineando l’astuzia quasi programmatica del protagonista, ne fa un perfetto prototipo di quel potere che, appunto, non si vede; un modo furbo per lavorare sottotraccia, quasi senza darlo a vedere, illudendo amici e avversari. Accanto a Dick Cheney, cui Christian Bale (già Premio Oscar), conferisce una maschera magnetica e subdola di grande spessore, va ricordata Amy Adams, nel ruolo della moglie Lynne, forse decisiva per costruire il destino politico del marito. Un film di taglio storico-sociale di grande interesse per capire meglio il nostro presente. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte successive occasioni come possibilità che offre di avviare un'ampia riflessione sul rapporto tra cinema e politica, cinema e meccanismi di consenso e pubblicità.

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