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Valutazione
Inconsistente, banale
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli, Mafia, Rapporto tra culture
Genere
Farsesco
Regia
Carlo Ventura
Durata
96'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Carlo Ventura Francesco Castellani, Carlo Ventura
Musiche
Enzo Gragnaniello
Montaggio
Simona Paggi

Orig.: Italia (2004) - Sogg.: Francesco Castellani, Carlo Ventura - Scenegg.: Carlo Ventura - Fotogr.(Normale/a colori): Vanja Cernjul - Mus.: Enzo Gragnaniello - Montagg.: Simona Paggi - Dur.: 96' - Produz.: Tilde Corsi, Gianni Romoli.

Interpreti e ruoli

Mariangelo Melato (Maria), Enrico Lucci (Franco), Dino Nole (Giovanni), Marta Novelli (Lucia), Vincenzo Scalise (Joe), Daniele Passaro (Santino), Adam Kaufman (Michael), Alex Feldman . (Gino)

Soggetto

Nella cittadina americana di Utica vive Maria, immigrata italiana e vedova del marito Franco, con cui conversa attraverso una foto in cornice. Maria fa la sarta ed ha tre figli: Michael gestisce il cementificio lasciato dal padre; Lucia é parrucchiera; Santino, che sogna di andare a Miami con gli amici Gino e Vito, si arrangia con piccoli furti. Ma quando finisce nel giro di Mr. Smiles, un boss locale, per lui arrivano i guai: deve restituire 500.000 $ o sarà eliminato. Intanto arriva dall'Italia Giovanni, un vecchio amico di Franco, che gestisce un hotel ad Amalfi e vuole convincere Maria a tornare in Italia. Giovanni si finge boss mafioso e simula la morte di Santino per salvarlo da Mr.Smiles e dai fratelli Michael e Lucia, stanchi dei continui furti. Lo addormenta e lo porta ad Amalfi dove si risveglia trovando anche la madre Maria e gli amici, cui Giovanni ha offerto un lavoro. Ma Santino continua a sognare Miami.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una commedia veramente modesta e con ben pochi motivi di interesse. Il racconto annaspa tra i più vieti stereotipi sugli italiani in America, mafiosi, fannulloni, nostalgici del mare: e non basta certo che la protagonista Maria rifiuti di ascoltare "Torna a Surriento" ogniqualvolta il motivo viene accennato. I personaggi sono scialbi e privi di sostanza, gli attori si adeguano con una recitazione scadente, se si eccettua quella di Mariangela Melato nel ruolo appunto di Maria: una presenza che non riesce a motivare né giustificare. Tutto alla fine assume i toni del farsesco con il contorno del mare amalfitano. Se poi si volesse dire che in fondo alla storiella c'é anche un fondo di verità, allora la riflessione sarebbe ancora più amara. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente, e del tutto banale. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo conto di quanto evidenziato sopra.

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