VIZIO DI FAMIGLIA

Valutazione
Inconsistente, semplicistico
Tematica
Famiglia
Genere
Commedia
Regia
Fred Schepisi
Durata
109'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
It runs in the family
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Musiche
Paul Grabowsky
Montaggio
Kate Williams

Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: Jessi Wigutow - Fotogr.(Scope/a colori): Ian Baker - Mus.: Paul Grabowsky - Montagg.: Kate Williams - Dur.: 109' - Produz.: Michael Douglas.

Interpreti e ruoli

Kirk Douglas (Mitchell Gromberg), Michael Douglas (Alex Gromberg), Cameron Douglas (Asher Gromberg), Rory Culkin (Elia Gromberg), Diana Douglas (Evelyn Gromberg), Bernadette Peters., Michelle Monagham.

Soggetto

Per la Pasqua ebraica la famiglia Gromberg si riunisce a pranzo. Ci sono i nonni, Mitchell e Evelyn; il figlio Alex con la moglie Rebecca e i due nipoti Asher, 20 anni, e Elia, 12. C'è poi anche Steven, il fratello di Mitchell, che vive in clinica costretto sulla sedia a rotelle. Un giorno Rebecca scopre nell'impermeabile del marito un paio di mutandine e reagisce cacciandolo dalla stanza da letto. Poco dopo Evelyn muore all'improvviso. Il funerale viene celebrato nella casa di famiglia in campagna. Quella sera Mitchell, Alex e Asher vanno a pesca insieme sul lago. Alex prova a dire al padre che lui e la moglie hanno qualche problema. Nei giorni seguenti anche Steven viene a mancare, e Mitchell vuole per lui una sepoltura nel lago con contorno di falò notturno. Asher si vede con Peggy, e lei va a trovarlo nella stanza dove studia con un amico. Qui irrompe la polizia e, dietro una porta chiusa, trova un coltivazione di erba. Arrestato, Asher viene rilasciato dopo l'intervento del padre. Eccoli ora di nuovo tutti nella casa di campagna. Mitchell e Alex dormono in salotto sul divano. Alex dice al padre che lascerà lo studio e proverà a candidarsi per una carica pubblica.

Valutazione Pastorale

"Cinema nel cinema" o "cinema nella vita"? La risposta é: tutti e due, verdetto in parità. Hollywood rende omaggio ad una famiglia che ha dato tanto allo star-system e le regala un film confezionato su misura. Così alle tre generazioni di Gromberg corrispondono le tre generazioni di Douglas: Kirk, Michael, Cameron. E lasciamo agli esperti di cronache più o meno mondane il compito di scoprire quanti riferimenti reali ci siano nei dialoghi, negli atteggiamenti che intercorrono tra nonno, figlio, nipote. Certamente fuori dalla finzione del cinema, qualche momento turbolento nei rapporti quotidiani tra i tre c'è stato e forse c'é ancora. Ma qui i due professionisti (Kirk e Michael) gigioneggiano e magari si divertono (il giovane chissà se farà in seguito l'attore?) senza però che le loro schermaglie si alzino a qualche tono di coinvolgente emotività familiare. Tutto resta abbastanza piatto, e le problematiche generazionali, che pure esistono, ristagnano, non acquistano spessore di autenticità. Un lavoro di estrema routine per l'australiano Schepisi, regista ben più valido in altre occasioni. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come inconsistente, e nell'insieme semplicistico. UTILIZZAZIONE: la presenza dei tre Douglas fa del film un titolo curioso e soprattutto cinefilo, per la commistione che propone (sia pure poco riuscita) tra cinema e vita.

Le altre valutazioni

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