VOGLIO UNA DONNAAA!

Valutazione
Accettabile-riserve, grossolanità
Tematica
Genere
Surreale
Regia
Luca Mazzieri, Marco Mazzieri
Durata
87'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
VOGLIO UNA DONNAAA!
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Maurizio Dell'Orso, Linda Ferri, Luca Mazzieri, Marco Maz Luca Mazzieri, Marco Mazzie
Musiche
Roberto Bonati
Montaggio
Carlo Fontana

Sogg.: Luca Mazzieri, Marco Mazzie-ri - Scenegg.: Maurizio Dell'Orso, Linda Ferri, Luca Mazzieri, Marco Maz-zieri - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Gino Sgreva - Mus.: Roberto Bonati -Montagg.: Carlo Fontana - Dur.: 87' - Produz.: Dania Film

Interpreti e ruoli

Rocco Barbaro (Mario Becchi), Stefania Rocca (Marta Pianca-stelli), Massimo Olcese, Antonella Elia, Anna Valeria Dini, Mary Asiride, Eva Bravo, Roberto Abbati, Andrea Bellanova, Ketty Vinci, Jacopo Casta-gnoli, Jacopo Gennari, Carlo Spocci, Marco Spocci.

Soggetto

Il trentacinquenne Marco Becchi, accusato di esibizionismo e ten-tata violenza carnale, viene processato e condannato ad otto mesi. In carcere incontra Marta, la psicologa incaricata di stabilire se il detenuto può essere ammesso o meno alle attività di gruppo. Mario e Marta cominciano così una serie di sedute, durante le quali lui cerca di spiegare, attraverso il racconto della propria vita, perché ha avuto problemi in amore. Da bambino, una volta ha sorpreso il padre in macchina in intimità con la sua maestra. Da grande, rimasto solo, ha vissuto con una prostituta di colore, e poi ha cominciato a desiderare tutte le donne che incontrava senza mai possederne una. Mentre parla, capisce che anche Marta ha qualche problema sentimentale. E così anche lei si confida: il ragazzo cui è legata è egoista e la fa disperare: lo lascia, lo cerca, lo lascia di nuovo. Intanto Mario continua a raccontare che per tre volte è andato in coma, per avere pensato troppo intensamente alle donne, finché un giorno, in un parco, ha inseguito una suora, si è aperto l’im-permeabile davanti a lei, ma è stato arrestato: la finta suora era in realtà una poliziotta. Tra Mario e Marta nasce così una solidarietà che si trasforma in simpatia reciproca. Quando Mario esce dal carcere, per tutti e due può forse cominciare una nuova vita.

Valutazione Pastorale

Storia insolita e curiosa su una figura di disadattato semplice e ingenuo che attraversa la vita con inconsapevole leggerezza e paga la colpa di non sapere e di non volere crescere. Il film è pieno di buone intenzioni (il protagonista cerca qualcuno con cui condividere il proprio mondo di semplicità, parla in modo pulito, cerca una donna con insistenza ma anche con delicatezza) certo non sempre realizzate. Si vorrebbe descrive-re un’atmosfera quasi rarefatta e poetica, ma momenti banali e dialoghi un po’ superficiali intervengono a spezzare il ritmo. Viene da chiedersi che cosa voglia essere di preciso il racconto: un semplice passatempo, un elogio della scemenza, una parabola della semplicità del cuore? All’interno di uno stile che tende al surreale, qualcosa di irrisolto rimane ma, dal punto di vista pastorale, evidenziate alcune riserve per grossolanità varie, va accolto positi-vamente lo sforzo del film di proporre una figura insolita e di metterne in luce le difficoltà e le incomprensioni che incontra nella vita quotidiana. Utilizzazione: il film è da utilizzare per un pubblico in grado di cogliere il tono astratto e un po’ lunatico della storia, anche al di là di certi siparietti maliziosi, che invece ne fanno sconsigliare la visione ai minori.

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