VUOTI A RENDERE

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli, Lavoro, Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Jan Sverak
Durata
103'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Repubblica Ceca
Titolo Originale
Empties
Distribuzione
Fandango
Musiche
Ondrej Soukup
Montaggio
Alois Fisarek

Orig.: Repubblica Ceca (2008) - Sogg. e scenegg.: Zdenek Sverak - Fotogr.(Panoramica/a colori): Vladimir Smutny - Mus.: Ondrej Soukup - Montagg.: Alois Fisarek - Dur.: 103' - Produz.: Jan Sverak, Eric Abraham.

Interpreti e ruoli

Zdenek Sverak (Josef Tkaloun), Daniela Kolarova (Eliska Tkalounova), Tatiana Vilhelmova (Helenka), Robin Soudek (Tomik), Jiri Machacek (Robert Landa), Pavel Landovsky (Rezac sr.), Jan Budar (Ulisny), Miroslav Taborsky (Subrt), Nela Boudova (Ptackova), Jan Vlasak (Wasserbauer), Martin Pechlat (Karel), Vera Tichankova (Lamkova), Alena Vranova (Reditelka), Ondrej Vetchy (Rezac jr.)

Soggetto

Dopo aver lasciato l'insegnamento per l'incapacità di entrare in sintonia con gli studenti, l'anziano Joseph, che non vuole restare a casa con la moglie Eliska, trova impiego in un supermercato nel reparto della raccolta delle bottiglie vuote. Incontrando altre persone, Joseph capisce che può farsi una nuova vita, e anche conquistare nuove donne. Sogna improbabili avventure in treno, fantastica sui segni visti sulla pelle di una ragazza, cerca di avviare un'amicizia con una collega. E'invece la moglie, trascurata ma attenta, ad accettare la corte di un funzionario del comune andato da lei con la scusa di prendere lezioni di tedesco. Joseph se ne accorge e ne é irritato. Quando arriva il loro 40esimo anniversario di matrimonio, Joseph porta Eliska ad una gita a sorpresa su una mongolfiera. E qui i due ritrovano la capacità di stare insieme.

Valutazione Pastorale

Questo titolo rappresenta l'ultima parte di una trilogia cominciata con "Scuola elementare" (1992) che esplorava l'infanzia; proseguita nella vita adulta con "Kolya" (1996), premio Oscar; e arrivata ora ad affrontare l'età senile. Al centro il regista Jan Sverak, e lo sceneggiatore/attore Zdenek Svarak, ossia il figlio e il padre. Anche in questo capitolo conclusivo emerge una forte capacità di osservazione e di lucidità descrittiva. Il copione predilige quasi sempre i toni malinconici e quasi crepuscolari, e tuttavia rinuncia mai ad accompagnarli a cornici un realismo vivo e autentico. Interessa molto la collocazione in una Praga post comunista, quegli attimi di vita quotidiana colri per le strade nei supermercati, quei personaggi di contorno azzeccati e veri. Piace il senso di misura con cui è trattato il tema del matrimonio tra anziani, la voglia di sentirsi 'vivo' di lui, il pragmatismo di lei, la dolente presenza della figlia in cerca di un amore pulito. Questi elementi rendono il film insolito, curioso, delicato e, dal punto di vista pastorale, inducono a valutarlo come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in occasioni mirate per avviare riflessioni sui molti argomenti che suggerisce (anziani, matrimonio, lavoro, l'est europa del Terzo Millennio...).

Le altre valutazioni

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