Orig.: Gran Bretagna (2011) - Sogg. e scenegg.: Madonna, Alek Keshishian - Fotogr.(Panoramica/a colori): Hagen Bogdanski - Mus.: Abel Korzeniowski - Montagg.: Danny Tull - Dur.: 118' - Produz.: Madonna, Kris Thykier, Colin Vaines, Sara Zambreno.
Interpreti e ruoli
Abbie Cornish (Wally Winthrop), Andrea Riseborough (Wallis Simpson), James D'Arcy (Edoardo VII), Oscar Isaac (Evgeni), James Fox (Re Giorgio V), Judy Parfitt (Regina Mary), Haluk Bilgner (Al Fayed), Laurence Fox (Bertie), Katie McGrath Richard Coyle (Lady Thelma), Suzanne Bertish (William Winthrop)
Soggetto
New York, 1998. In una galleria di Manhattan, la giovane Wally Winthrop, chiusa in un matrimonio senza amore con un marito sospettoso e violento, assiste all'asta dei beni del Duca e della Duchessa di Windsor. Conquistata dalle molte opere d'arte in vendita, non può fare a meno di mettere la propria situazione a confronto con quella, insolita e straordinaria, vissuta dalla coppia Wallis Simpson/Edoardo VII: una coppia che fece una scelta difficile e ne affrontò tutte le conseguenze sul piano personale e privato. Pensando a quella donna, anche Wally trova la forza per ribellarsi al marito e accettare la compagnia di un nuovo amico.
Valutazione Pastorale
Veronica Ciccone sta dalla parte delle donne. E questo forse era scontato. E tuttavia, per dirlo con più evidenza, sceglie una storia vera (quella tra politica e mondanità, con protagonisti Wally Winthrop, americana divorziata, e il Re Edoardo VII, che per sposarla abdicò alla successione) sovrapposta ad una fittizia (quella di una giovane mal maritata che deve trovare il coraggio per riprendersi la vita). La donna 'vera' è dura e decisa, pronta a prendere il bene e il male di scelte impopolari; quella 'inventata' è piena di timori, paure, incertezze. E forse per questo degna di maggiore attenzione. La donna a due facce avrebbe potuto essere un buon tema, la cantante (qui ancora regista) però lo vanifica con una messa in scena elegante ma decisamente sterile, troppo preoccupata di farsi vedere buona conoscitrice di cinema, di diagrammi sentimentali, di messe in scena storico-sociali. La bella 'maniera' produce poche emozioni, e resta fine a se stessa in un film, volitivo ma modesto, che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come proposta di pellicola non del tutto riuscita ma curiosa. In ogni caso, attenzione è da tenere per minori e piccoli, anche in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd edi altri supporti tecnici.