WAKING LIFE

Valutazione
Accettabile-riserve, complesso
Tematica
Letteratura, Politica-Società
Genere
Fantastico
Regia
Richard Linklater
Durata
100'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Waking life
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Musiche
Tosca Tango Orchestra
Montaggio
Sandra Adair

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg. e scenegg.: Richard Linklater - Fotogr.(Normale/a colori): Richard Linklater, Tommy Pallotta - Mus.: Tosca Tango Orchestra (Colonna sonora originale di Glover Gill) - Montagg.: Sandra Adair - Dur.: 100' - Produz.: Anne Walker-McBay, Tommy Pallotta, Palmer West, Jonah Smith.

Soggetto

E' sera quando, nel giardino di una casa di campagna, i piedi di un bambino si alzano da terra e volano verso il cielo. In seguito un ragazzo, al momento di tornare in città, ottiene un passaggio su una macchina a forma di nave, quindi gli viene indicata una strada che lui segue fino a quando si volta verso destra e vede un'altra macchina che arriva in velocità verso di lui. La mattina dopo, il ragazzo esce di casa. Incontra un professore che parla di esistenzialismo, una linguista, un antropologo, un uomo che per protesta si dà fuoco. Un uomo e una donna parlano della morte del corpo; un detenuto promette di vendicarsi contro chi lo ha fatto arrestare; un teologo disserta sul libero arbitrio. Svegliatosi e convinto di aver sognato, il ragazzo incontra in una casa altri giovani che gli parlano dellle differenze tra sogni e vita reale. Al bar un anziano dice che ci sono due tipi di sofferenze, e poi cita Platone, Nietszche, la scimmia, l'uomo medio. Altri due uomini parlano, ma finisce che si sparano e muoiono. Un ragazzo dai capelli lunghi si sofferma sul rapporto onirico mente-corpo. Alla TV c'é l'incontro tra Billy Wilder e Louis Malle. Il ragazzo si sveglia un'altra volta e quello che all'inizio era in macchina con lui ora gli parla del tempo come rifiuto continuo, e dell'invito di Dio all'eterno. Infine gli dice che per uscire da quella situazione deve solo svegliarsi. Il ragazzo si sveglia, esce all'aperto e lievita verso il cielo.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una operazione insolita e curiosa. Sotto il profilo produttivo, il regista Linklater ha fatto praticamente due film: prima ha girato tutte le azioni con gli attori in carne ed ossa, poi ha affidato ad un gruppo di specialisti il compito di 'ricoprire' luoghi e personaggi con un software molto sosfisticato. Ne deriva una specie di film di animazione dipinto al computer, dove i volti più noti tra gli attori scelti (Ethan Hawke, Julie Delpy) sono ben riconoscibile. Non contento di questa soluzione visiva già inconsueta, il regista ha rinunciato alla linearità di un'azione progressiva a vantaggio di una sorta di racconto onirico tra l'apologo e il fantasy. Il risultato è il viaggio fantastico di un ragazzo nella cultura americana contemporanea, tra suggestioni europee, forte presenza di mass-media e nuove tecnologie, citazione di autori classici e lontani. Non ultimi appaiono riferimenti filosofico-teologici, con riflessioni su Dio, sul Tempo presente, sull'eternità. Una materia altamente impegnativa, diluita senza risparmio, talvolta con candore talaltra con qualche pedanteria. Certamente l'operazione, studiata e per niente commerciale, ha un suo fascino e denota coraggio. Gli argomenti sono forti, non esauriti ma detti con qualche stimolo e voglia di parlarne ancora. Il disegno computerizzato non è sempre agevole da seguire, stilizzato e un po' freddo. Nell'insieme, dal punto di vista pastorale, un film curioso da valutare come accettabile sia pure con riserve per taluni passaggi confusi e irrisolti, e nell'insieme complesso. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film é da utilizzare in occasioni mirate, con possibilità di affrontare con calma le molte suggestioni che propone.

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