ZOHAN – TUTTE LE DONNE VENGONO AL PETTINE

Valutazione
Discutibile, grossolano
Tematica
Il comico, Pace, Politica-Società, Rapporto tra culture
Genere
Commedia
Regia
Dennis Dugan
Durata
112'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
You Don't Mess with the Zohan
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Musiche
Rupert Gregson Williams
Montaggio
Tom Costain

Orig.: Stati Uniti (2008) - Sogg. e scenegg.: Adam Sandler, Robert Smigel, Judd Apatow - Fotogr.(Panoramica/a colori): Michael Barrett - Mus.: Rupert Gregson Williams - Montagg.: Tom Costain - Dur.: 112' - Produz.: Adam Sandler, Jack Giarraputo.

Interpreti e ruoli

Adam Sandler (Zohan), John Turturro (Phantom), Emmanuelle Chriqui (Dalia), Nick Swardson (Michael), Rob Schneider (Salim), Lainie Kazan (Gail), Kevin Nealon (Kevin), Ido Mosseri (Oori), Dave Matthews (James), Robert Smigel (Yosi)

Soggetto

Stanco della vita che conduce come agente israeliano del Mossad, Zohan si finge morto e in incognito arriva a Parigi per coronare il sogno di diventare parrucchiere. Dopo qualche difficoltà, sembra riuscirci in un salone dove, oltre alle acconciature, offre alle clienti anche la sua speciale virilità. Quando un tassista palestinese lo riconosce, la tranquillità finisce. Viene avvertito Phantom, capo dei 'ribelli', e lo scontro tra le due fazioni sta per ripetersi anche a New York. Zohan però non vuole questo, anche perché nel frattempo si è innamorato di Dalia, proprietaria del salone, palestinese e sorella di Phantom. Così tra vari equivoci, infine la voglia di porre fine al conflitto sembra riuscire a prevalere. Anzi israeliani e palestinesi si trovano d'accordo nell'individuare in un bieco affarista senza scrupoli il colpevole di tutti i guai.

Valutazione Pastorale

L'argomento serio, anzi serissimo (il conflitto israelo/palestinese) viene buttato in burla e non per ironizzare ma per dire che forse a capirsi e comprendersi ci vuole meno di quello che si pensi. Sullo sfondo di una New York che ritorna ad essere terreno di incontro pacifico di popoli e culture, Sandler attraversa una storia che ha certamente obiettivi condivisibili e mette insieme una serie di dialoghi sferzanti e qualche battuta divertente e coraggiosa. Peccato che il tutto finisca nella cornice di un umorismo pesante e sboccato senza misura. Qui scene, atteggiamenti e parole insistono con compiacimento su toni da caserma vecchio stile, eccessivi, inutili, grevi, stucchevoli. Così il film ha come due facce, una encomiabile l'altra deprecabile. Dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile e del tutto grossolano.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con prudenza e con attenzione per la presenza di minori. Stessa cura é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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