Orig.: Italia (2004) - Sogg.: Massimo Lolli, Alessandro Spinaci tratto dall'omonimo romanzo di Massimo Lolli - Scenegg.: Massimo Lolli, Alessandro Spinaci - Fotogr.(Scope/a colori): Gian Filippo Corticelli - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Marco Spoletini - Dur.: 105' - Produz.: Mario Sposi e Claudio Vecchio per AFA Film.
Interpreti e ruoli
Giorgio Pasotti (Marco Pressi), Cristiana Capotondi (Laura), Faju (Angelique), Marcello Catalano (Jean Claude), Jun Ichikawa (Fabienne Lo), Sabrina Corabi (Roberta), Giuseppe Gandini (Alberto Spontini), Ninni Bruschetta (sindacalista), Eleonora Mazzoni (Francesca), Mariella Valentini (Anna Mentasti), Massimo Olcese (Giulio Bini), Massimo Molea (Giorgio Borghi)
Soggetto
Giovane manager con l'incarico di selezione e formazione del personale nella filiale italiana di una multinazionale, Marco Pressi viene convocato dai vertici societari. Essendoci necessità di operare tagli, a lui viene affidato, se vuole fare carriera, il compito di licenziare un terzo del personale nelle poche settimane che rimangono prima di Natale. Pressi accetta e comincia ad incontrare i predestinati, usando qualsiasi mezzo per convincerli a lasciare l'azienda. Totalmente assorbito dal lavoro, Pressi trascura la propria vita privata e sentimentale, causando la rabbia della quasi fidanzata Laura. I giorni passano e l'opera di convinzione appare sempre più difficile. Tuttavia Pressi non si scoraggia e quando il dirigente lo chiama per dirgli che il tempo é scaduto e lui ha fallito, Pressi può rispondere che non è vero. Ne ha allontanati infatti 24 sui 25 richiesti, ma il venticinquesimo é proprio lui, che in quel momento presenta le dimissioni dalll'azienda. L'obiettivo é stato raggiunto.
Valutazione Pastorale
Finalmente il cinema italiano si affaccia sullo scenario del mondo del lavoro, e non nelle zone già frequentate di operai e impiegati, ma in quelle dei manager, di chi é dentro i meccanismi delle multinazionali e vuole fare carriera. E' utile sapere che Massimo Lolli, autore del romanzo omonimo da cui é tratto il film, fa di professione il manager. Si é occupato di risorse umane, ha lavorato per ditte importanti ed è attualmente Direttore Centrale Risorse Umane del gruppo Marzotto. Il protagonista della vicenda è dunque emblematico di un'ampia fascia di giovani di oggi chiamati in primo luogo a lasciarsi alle spalle l'idea del posto fisso (quello che uno non lascia più per la vita) e poi a entrare in una dimensione produttiva che esige sacrifici, severità e non poco cinismo. Il punto centrale così torna ad essere quello del rapporto uomo/lavoro con la prevalenza da dare al primo rispetto al secondo e non viceversa. Ben strutturato, girato con la vivacità della migliore commedia italiana tra toni ora brillanti, ora amari, ora di denuncia, il copione riesce a mantenersi asciutto e incisivo, senza enfatizzare né drammatizzare. Motivato, anche se un po' insistito, appare lo spazio dato ai rapporti privati di Pressi e alle sue difficoltà di comunicare affetti e sentimenti. Nell'insieme, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, problematico e adatto a dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre nell'ambito del rapporto cinema/mondo del lavoro. Qualche attenzione per i minori in occasione di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.