titolo_originale: Weekend at the Waldorf
interpreti: Ginger Rogers (Irene Malvern), Walter Pidgeon (Chip Collier), Lana Turner (Bunny Smith), Edward Arnold (Martin X. Edley), Van Johnson (capitano James Hollis), Keenan Wynn (Oliver Webson), Phyllis Thaxter (Cynthia Drew), Robert Benchley (Randy Morton), Leon Ames (Henry Burton), Lina Romay (Juanita), Samuel S. Hinds (Mr. Jessup), George Zucco (il Bey di Aribajan), Moroni Olsen (Blake, il detective dell?albergo), Frank McClure (il fioraio), Estelle Etterre (la commessa del fioraio), Dorothy Christy (la cassiera), Frank Puglia (Emile), Gordon Richards (il capocameriere), Miles Mander (il segretario britannico), Billy Louie (la ragazza cinese), Jack Luden (un impiegato), John Wengraf (Alex), Irving Bacon (Sam Skelly), Charles Wilson (Mr. Johns), Warner Anderson (il dr. Robert Campbell), Naomi Childers (la cameriera del turno di notte), Gertrude Short (la telefonista), Nana Bryant (Mrs. H. Davenport Drew), Harry Barris (il ragazzo di Anna), Wyndham Standing (il tipo letterario), William Tannen (il fotografo), Dick Crockett (il capo dei fattorini), Rex Evans (il pianista), Byron Foulger (il barbiere), Hal K. Dawson (il primo impiegato), Rosemary de Camp (Anna), Jacqueline De Witt (Kate Douglas), Gladden James (l?assistente del direttore dell?albergo), Dick Hirbe (il ragazzo dei giornali), Constance Collier (Madame Jaleska), Michael Kirby (tenente John Rand), Cora Sue Collins (Jane Rand, sua moglie), Arno Frey (il maitre d?hotel), Porter Hall (Stevens), Bob Graham (il cantante), Russell Hicks (McPherson), William Hall (Cassidy, il portiere), William Halligan (il capo Jennings), Sandra Morgan, Karen Lind, Shirley Lew, Ruth Lee, Ruth Warren, Ella Ethridge, Franklin Farnum, Bess Flowers, Hope Landin, Carli Elinor (il direttore d?orchestra) e Xavier Cugat (se stesso)
genere: drammatico
soggetto: dal romanzo tedesco Menschen im Hotel [1926, trad. italiana: Grand Hotel] diVicki Baum
sceneggiatura: Guy Bolton, Bella & Samuel Spewack
fotografia: Robert Planck
effetti_speciali: Warren Newcombe
scenografia: Cedric Gibbons e Daniel B. Cathcart
costumi: Irene e Marion Herwood Keyes
musica: Sidney B. Cutner e Johnny Green
coreografia: Charles Walters
montaggio: Robert J. Kern
produzione: Robert Z. Leonard e Arthur Hornblow, Jr. per Metro-Goldwyn-Mayer
distribuzione: Metro-Goldwyn-Mayer
durata: 130?
tematiche: metafore del nostro tempo
trama: Nel lussuoso albergo newyorkese appare, si muove e si dilegua una folla di personaggi interessanti. Ecco un noto avventuriero, intento ad organizzare una truffa in grande stile ai danni di un principe orientale. Ecco la celeberrima, bench? giovane, diva del cinema che in mezzo ai suoi trionfi sente la nostalgia di una vita pi? vera e pi? sua. Ecco il celebre giornalista, corrispondente di guerra, venuto per un breve riposo. Viene invece affrontato dal collega novellino che invoca il suo ammaestramento. La lezione pratica di reportage che egli acconsente a dare, lo fa entrare involontariamente nelle stanze della diva, che lo prende per un ladro di gioielli. Ecco infine due altri personaggi che rappresentano una parte importante nella vicenda: un giovanissimo capitano aviatore che deve subire una difficile operazione e una segretaria dell?albergo, indecisa tra il miraggio di un grande avvenire e il suo sentimento per il capitano. Vince l?amore. Il celebre avventuriero non ha fortuna e ne esce col danno e le beffe; la diva, costretta dalle circostanze a fingersi moglie del corrispondente di guerra, finisce con l?innamorarsene sul serio.
giudizio_artistico: Questo film riproduce con efficacia l?ambiente di un grande albergo americano, e ci permette di gettare uno sguardo sulla vita frivola delle classi ricche. Non ha pretese d?arte ma ? realizzato con abilit? e con larghi mezzi.
giudizio_morale: Il lavoro non manca di elementi positivi, ma il sistema di vita che viene qui prospettato non costituisce un esempio edificante, mentre la blanda satira e la critica superficiale non valgono certo a trasformare l?ingrata materia. Per tali ragioni si ritiene opportuno di limitare agli adulti la visione del film. A
nazione: Stati Uniti