Achivio Storico

LA CORONA DI FERRO

Regia
Alessandro Blasetti
Anno di uscita
1941

interpreti: Massimo Girotti (Arminio / Licinio, il padre di Arminio), Luisa Ferida (Tundra / Kavaora, la madre di Tundra), Gino Cervi (Sedemondo, re di Kindaor), Elisa Cegani (Elsa /la madre di Elsa), Osvaldo Valenti (Eriberto), Rina Morelli (la vecchia del fuso), Paolo Stoppa (Trifilli), Primo Carnera (Klaza, il servo di Tundra),

genere: fantastico

oggetto: Alessandro Blasetti e Renato Castellani

sceneggiatura: Corrado Pavolini, Guglielmo Zorzi, Giuseppe Zucca, Alessandro Blasetti, Renato Castellani

fotografia: Vaclav Vich e Mario Craveri

scenografia: Virgilio Marchi

costumi: Gino C. Sensani

musica: Alessandro Cicognini

montaggio: : Mario Serandrei

produzione: E.N.I.C. [Ente Nazionale Industrie Cinematografiche] / Lux Film

distribuzione: E.N.I.C.

durata: 84'

tematiche: fantastico; pace; potere; libertà

trama: Il passaggio della Corona di ferro, in viaggio verso Roma, nell'immaginario regno di Kindaor, coincide con la fine di una guerra conclusa con un fratricidio: Sedemondo uccide re Licinio suo fratello e gli usurpa il trono. Per eludere con astuzia e violenza il castigo profetizzatogli egli dà in pasto ai leoni il piccolo Arminio, orfano del fratello, e sevizia fino allo sterminio il popolo vinto. Ma il bimbo, allevato dalle belve invece che sbranato, diviene uomo, forte e giusto e, incontrando Tundra - la giovane figlia del re nemico di Kindaor - assetata di vendetta, diviene l'ignaro strumento della volontà di costei. Egli partecipa ad un torneo indetto da Sedemondo e, vincendolo, conquista la mano della figlia di questi, Elsa, che si è innamorata di lui. In tal modo si compie il destino che Sedemondo aveva creduto di sventare illudendosi che Arminio fosse morto. Elsa sacrifica la propria vita per la felicità di Arminio il quale, per diritto di nascita, diviene re e, a suggello della pace avvenuta tra i due popoli, sposa Tundra.

giudizio_morale: Il carattere favoloso della vicenda mitiga il significato di alcuni episodi violenti e brutali, per cui il film, che svolge anche motivi di semplicità, di bontà e di generosità, può essere ammesso per ogni genere di pubblico. Con opportuni emendamenti il film stesso può visionarsi anche in sale parrocchiali o analoghe. C-Bc

nazione: Italia

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