interpreti: Franco Interlenghi (Pasquale), Rinaldo Smordoni (Giuseppe), Aniello Mele (Raffaele), Bruno Ortensi (Arcangeli), Emilio Cigoli (Staffera), Gino Saltamerenda (il Panza), Anna Pedoni (Nannarella), Leo Garavaglia (il commissario di Pubblica Sicurezza), Enrico De Silva (Giorgio), Antonio Lo Nigro (Righetto), Angelo D'Amico (il siciliano), Antonio Carlino (l'abruzzese), Francesco De Nicola (Ciriola), Pacifico Astrologo (Vittorio), Maria Campi (la chiromante), Giuseppe Spadaro (l'avvocato Bonavino), Irene Smordoni (la mamma di Giuseppe), Antonio Nicotra (Bartoli, l'assistente sociale), Claudio Ermelli (l'infermiere al commissariato), Guido Gentili (Attilio), Mario Volpicelli (il direttore del carcere), Armando Furlai, Leonardo Bragaglia, Tony Amendola, Edmondo Costa, Gino Marturano, Edmondo Zappacarta, Achille Ponzi, Piero Carini, Mario Del Monte jr., Mario Jafrati, Meyer
genere: drammatico
soggetto: Sergio Amidei, Adolfo Franci, Cesare Giulio Viola, Cesare Zavattini
sceneggiatura: Sergio Amidei, Adolfo Franci, Cesare Giulio Viola, Cesare Zavattini
fotografia: Anchise Brizzi
musica: Alessandro Cicognini
montaggio: Nicolò Lazzari
produzione: Paolo William Tamburella per Cinematografica Alfa
distribuzione: E.N.I.C. [Ente Nazionale Industrie Cinematografiche]
durata: 95'
tematiche: storia; delinquenza minorile; carcere
trama: Pasquale e Giuseppe sono due ragazzi legati da sincera amicizia che nel disordine del dopoguerra esercitano delle lucrose se pur non del tutto lecite attività. Coinvolti in una rapina essi vengono inviati al riformatorio in attesa di giudizio. Il tempo trascorre senza che i due ragazzi vengano giudicati e frattanto la loro vita nel riformatorio, si fa, sempre più penosa. Contornati da una massa di disgraziati, precocemente traviati, di cui soltanto pochi fanno eccezioni e mostrano i veri sentimenti confacenti alla loro età; maltrattati talvolta ingiustamente e comunque sempre inumanamente dai guardiani e perfino dai dirigenti, i loro animi si inaridiscono e anche la loro amicizia viene meno fino a culminare nel tragico finale dove uno dei due ragazzi perde la vita.
giudizio_artistico: Il soggetto, povero d'azione e non sempre coerente, spesso si sperde nelle eccessive notazioni di dettaglio, tuttavia il film ha una sua potenza espressiva dovuta sia alla mirabile interpretazione sia alla minuziosa ricostruzione ambientale.
giudizio_morale: Il film che vuole essere un documento, una protesta ed un richiamo ad una coscienza morale comprensiva e caritatevole è ricco di insegnamenti e di notazioni positive. Tuttavia il genere stesso della vicenda e la eccessivamente realistica interpretazione inducono ad escluderne i giovani dalla visione. A
nazione: Italia