I cento anni dall’entrata in vigore del primo regolamento attuativo della revisione cinematografica (31 maggio 1914) rappresentato un traguardo importante e meritevole di molta attenzione. Dal confronto con una forma espressiva ancora agli esordi alla ‘novità’ rappresentata dal cinema sonoro e poi con tutti passgi tecnologici intervenuti dal dopoguerra, il rappprto tra l’autorità governatica e il cinema ha attraversato stagioni complicate e non sempre facili da gestire. Nel presentare l’iniziativa, Emiliano Morreale, conservatore della Cineteca Nazionale, ha precisato: “Si tratta di un percorso on line che mette a disposizione del pubblico i brani del film tagliati, i documenti della censura preventiva, i bozzetti dei manifesti censurati, gli atti parlamentari, le sentenze e tanti altri materiali insieme a saggi critici e interviste inedite ai protagonisti”. Si tratta di un lavoro molto articolato, diviso lungo tre sale dedicate a; i temi, il sistema Censura, i modi della censura. I temi sono a lorovolta suddivisi in: sesso, politica, religione, violenza . Il Sistema Censura è dedicato ai protagonisti della macchina censura: il Parlamento, i Cattolici, i Produttori, l’avvocato. Nel segmento su I cattolici attenzione è dedicata alle valutazione pastorali espresse dall’organismo preposto da parte della CEI (a partire dagli Quaranta al Duemila).
La mostra è accessibile all’indirizzo cinecensura@com
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