Cinema oltre le barriere. Un ciclo di 8 film per raccontare la condizione delle persone con disabilità

martedì 30 Giugno 2020
Un articolo di: Sergio Perugini

Un ciclo di otto film per raccontare la condizione delle persone con disabilità, otto istantanee di senso da (ri)scoprire in ambito pastorale, familiare ed educativo. È la proposta per l’estate della Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) – Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali e dal Servizio Nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Conferenza Episcopale Italiana. Ogni venerdì, a partire dal 3 luglio, sul sito Cnvf.it e sul portale del Servizio per le persone con disabilità (Pastoraledisabili.chiesacattolica.it), verrà pubblicata una scheda cinematografica di approfondimento critico-pastorale.
“Abbiamo scelto 8 sguardi – sottolinea Massimo Giraldi, presidente della Cnvf – che affrontano la disabilità non in chiave drammatica, bensì ricorrendo all’umorismo garbato e brillante. Film che si sono imposti nell’ultimo decennio aiutando a cambiare lo storytelling sulla disabilità, abbandonando stereotipi e offrendo istantanee realistiche nel segno della speranza”.
“Le narrazioni cinematografiche o televisive degli ultimi anni – sottolinea suor Veronica Donatello – responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità, “hanno offerto suggestioni importanti nella rappresentazione della quotidianità delle persone con disabilità. Molte opere hanno finalmente allargato l’orizzonte dello sguardo sulle loro esigenze per poter vivere un’esistenza piena, a cominciare dall’inserimento nel mondo del lavoro e dall’accesso ai vari cicli formativi, non dimenticando inoltre il bisogno di affettività”. Il ciclo cinematografico nasce dunque come proposta di riflessione per animare il territorio nei mesi estivi, nel rispetto delle disposizioni al tempo dell’emergenza Covid-19. Una proposta per superare barriere sociali e isolamento imposto dal Coronavirus.

Cinema e disabilità in 8 film
Si inizia venerdì 3 luglio con la commedia “Mio fratello rincorre i dinosauri” (2019) di Stefano Ciani, rivelazione alla 76a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia e vincitrice del David Giovani ai premi David di Donatello 2020, film che esplora con tenerezza il legame tra fratelli, di cui uno con sindrome di Down, tratto dal romanzo di Giacomo Mazzariol. Segue, il 10 luglio, “La famiglia Bélier” (2015) di Éric Lartigau, sul rapporto genitori-figli opera che offre uno sguardo originale sulla disabilità uditiva. Il 17 luglio c’è la commedia “Tutto il mio folle amore” (2019) di Gabriele Salvatores, storia di un padre riluttante e un giovane adolescente con Asperger che provano a riannodare i fili del cuore. Il 24 luglio spazio al mondo della scuola con la commedia educational “Wonder” (2017) di Stephen Chbosky dal libro di R.J. Palacio. Il 31 luglio è la volta del dramedy “Quasi amici” (2011) di Olivier Nakache ed Éric Toledano, la storia (vera) di un’amicizia che salva, quella tra un disabile con tetraplegia e un immigrato dalle banlieue parigine. Il tema della disabilità mentale è protagonista poi della brillante commedia italiana “Ho amici in Paradiso” (2016) di Fabrizio Maria Cortese il 7 agosto, mentre il 21 agosto si affronta il tema dell’inserimento nel mondo del lavoro per un giovane con Asperger nella commedia di Francesco Falaschi “Quanto basta” (2018). Chiude, infine, il ciclo (28 agosto) “Il colore nascosto delle cose” (2017) di Silvio Soldini, dramma a pennellate romance sulla condizione della cecità tra dimensione lavorativa e affettiva.


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