Comunicazione e Misericordia: Messaggio di papa Francesco per la 50. GMCS

venerdì 22 Gennaio 2016
Un articolo di: Redazione

 Le parole possono gettare ponti tra le persone

“La comunicazione ha il potere di creare ponti, di favorire l’incontro e l’inclusione, arricchendo così la società”. Così papa Francesco nel Messaggio per la 50. Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si svolgerà l’8 maggio 2016, sul tema: “Comunicazione e Misericordia: un incontro fecondo”. “Com’è bello vedere persone impegnate a scegliere con cura parole e gesti – seguita il Papa – per superare le incomprensioni, guarire la memoria ferita e costruire pace e armonia. Le parole possono gettare ponti tra le persone, le famiglie, i gruppi sociali, i popoli. E questo sia nell’ambiente fisico sia in quello digitale. (…) La parola del cristiano (…) si propone di far crescere la comunione e, anche quando deve condannare con fermezza il male, cerca di non spezzare mai la relazione e la comunicazione”.

 

Narrare in parole e opere il volto misericordioso di Dio in Cristo

Si tratta di un anniversario, il 50. anno della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che rimanda al Concilio Ecumenico Vaticano II e, in particolare al Decreto sugli strumenti di comunicazione sociale Inter Mirifica (4 dicembre 1963). Sottolinea in questo modo mons. Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede. “È l’unica giornata mondiale a essere stabilita dal Concilio. È inoltre la Giornata che si volge nel mezzo del grande Giubileo straordinario della misericordia, cui fa diretto riferimento il tema Comunicazione e Misericordia: un incontro fecondo. È un invito perché la Chiesa assuma la consapevolezza che è chiamata a vivere secondo le parole di Gesù, che annunciano una misericordia che soprassa ogni legge, e a specchiarsi nella prassi di Gesù per assumere i suoi sentimenti, atteggiamenti e comportamenti. In questa prospettiva, dunque, la Chiesa ha la responsabilità di narrare in parole e opere, in atteggiamenti e forme di vita – quindi, in comunicazione – il volto misericordioso di Dio in Cristo”.

Infine, sottolinea Viganò, “è la prima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che celebriamo dopo la costituzione della Segreteria per le Comunicazioni da parte di papa Francesco”.

 

Una comunicazione che stimola l’intelligenza

Nella comunicazione la misericordia porta non solo a “scegliere con cura parole e gesti”, ha commentato anche don Ivan Maffeis, Direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI, “ma anche a custodire nello stesso modo quelli altrui. (…) Radicati in questa verità – che ha il volto di Gesù Cristo, il Misericordioso – anche la nostra comunicazione riuscirà a vincere la sfida additata da Mario Calabresi, offrire ciò che è portatore di senso e stimolare non la pancia, ma l’intelligenza”.

In occasione della pubblicazione del Messaggio di papa Francesco, l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali CEI diretto da don Maffeis lancia anche una nuova iniziativa: un sito che propone una riflessione sul messaggio “Comunicazione e Misericordia: un incontro fecondo”, con numerosi articoli e suggestioni in continuo aggiornamento verso la celebrazione della Giornata delle Comunicazioni che si terrà l’8 maggio. Anche la Commissione Nazionale Valutazione Film CEI aderisce al progetto, con un ciclo di proposte cinematografiche sul tema della misericordia. Primo film Il figlio di Saul, nelle sale dal 21 gennaio. 


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