Dentro la Tv: Gran finale per “His Dark Materials”, serie BBC-HBO su Sky dal 21.12

lunedì 19 Dicembre 2022
Un articolo di: Sergio Perugini

Abbiamo bisogno del fantastico? Sì, assolutamente. E ce lo dimostrano i titoli in vetta al box office, le serie in trend sulle piattaforme oppure i romanzi bestseller. Il fantastico, le narrazioni dalle sfumature fantasy, sono occasioni di evasione dal reale e al contempo potenti metafore della nostra quotidianità. Basta guardare al fenomeno “Harry Potter”, “Il signore degli anelli”, “Hunger Games”, “Batman”, “Stranger Things” o il fiorente ciclo di supereroi Marvel, per citare i più noti. Racconti avvincenti dove in campo si reitera l’eterno dissidio tra bene e male. Ultima in ordine di tempo è “His Dark Materials. Queste oscure materie”, la saga letteraria di Philip Pullman creata negli anni ’90 – tre titoli pubblicati tra il 1995 e il 2000 –, che ha trovato felice trasposizione nella serie BBC-HBO, in Italia su Sky e Now. E proprio grazie a Sky abbiamo visto i primi episodi in anteprima.

Lyra e Will nel regno dei morti. Dopo diverse peripezie l’adolescente Lyra (Dafne Keen) e il quasi coetaneo Will (Amir Wilson) si ritrovano. Insieme dispongono di due strumenti utili nella grande battaglia che si sta profilando: lei il prezioso Aletiometro, mentre lui è il portatore della Lama sottile, che permette di aprire passaggi spaziali tra i vari mondi paralleli. Tallonati tanto dallo spietato Magisterium quanto dalla scienziata senza scrupoli Marisa Coulter (Ruth Wilson) così come dal leader della resistenza Lord Asriel (James McAvoy), i due si spostano di luogo in luogo in cerca di risposte. Un peregrinare fino al regno dei morti per trovare l’amico Roger (Lewin Lloyd).

Pros&Cons. A firmare l’adattamento della trilogia è Jack Thorne, autore dello script teatrale “Harry Potter and the Cursed Child” e del ciclo di film “Enola Holmes” (2020-22). Forte di un ingente investimento e di una confezione formale accurata, “His Dark Materials” è un racconto avventuroso-fantasy per ragazzi di respiro educativo. I toni, però, sono quelli del chiaroscuro, perché il mondo, o meglio, i mondi abitati da Lyra e Will sono segnati più da ombre che da luci. In campo troviamo, infatti, temi complessi e un poco spinosi: tra i vari opponenti anzitutto c’è il Magisterium, rappresentazione di una struttura gerarchica-ecclesiale repressiva, fortemente manipolatoria. Ancora, le figure genitoriali di Lyra sono votate alla ricerca scientifica, al punto di apparire spregiudicate e del tutto anaffettive. Infine, c’è il tema spigoloso della sperimentazione condotta ai danni dei bambini e dei loro “daimon” (visualizzazione dell’anima in forma di un animale-custode). Anche in questa terza stagione il fantastico è l’elemento caratterizzante del racconto, che spesso si scontra con un asciutto realismo: uno scenario dove adulti non esitano a calpestare l’innocenza dei più piccoli pur di ottenere potere e gloria. Seppur ammantata da un alone abbastanza cupo, la serie “His Dark Materials” corre agile sul binario della speranza, di azioni valorose messe in campo per compiere la scelta giusta, il bene anzitutto, un bene giocato a favore del Noi e non dell’Io. Consigliabile, problematica, per dibattiti.

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