Dentro la Tv: Nasce Sky Serie. Titolo di punta è “L’assistente di volo”, thriller-dark comedy sul modello “Killing Eve”

mercoledì 7 Luglio 2021
Un articolo di: Sergio Perugini

Sky si fa in 4. Dal mese di luglio 2021 Sky rilancia la sua offerta per abbonati. Nascono infatti 4 nuovi canali tematici: Serie, Investigation, Documentaries e Nature. Una piccola rivoluzione pensata per valorizzare meglio i titoli in cassaforte e nel contempo per rendere forse più appetibili i pacchetti di abbonamento dopo la perdita dei diritti della serie A, finiti oramai su Dazn. Tra le novità in arrivo le serie italiane “Ridatemi mia moglie” di Alessandro Genovesi con Fabio De Luigi (adattamento di una serie Bbc) e “A casa tutti bene” firmata da Gabriele Muccino, che rilegge in 8 episodi il suo fortunato film del 2018; e ancora la serie britannica “Belgravia” firmata da Julian Fellowes, già creatore del mondo di “Downton Abbey”. Sul fronte documentari troviamo Pif con “Il testimone” insieme a uno sguardo ravvicinato su Hillary Clinton e sul campione di golf Tiger Woods. Tra le novità già disponibili c’è “L’assistente di volo” (“The Flight Attendant”), una produzione Hbo con protagonista Kaley Cuoco, attrice nota per “The Big Bang Theory”.

Cassie fuori controllo. Cassie Bowden è una hostess statunitense che lavora su voli intercontinentali. Durante la destinazione per Bangkok conosce Alex Sokolov (Michiel Huisman), affascinante uomo d’affari con cui trascorre la notte nella capitale thailandese. Al suo risveglio la hostess scopre che l’uomo è morto, ucciso senza che lei se ne accorgesse, così colta dallo spavento fugge via, dando inizio a una girandola di pericolosi fraintendimenti…

Pros&Cons. Per lo stile misto tra thriller, poliziesco e commedia nera, “L’assistente di volo” ricorda molto “Killing Eve”, serie crime dall’ironia graffiante, se non surreale, prodotta dalla Bbc. Prendendo le mosse dal romanzo di Chris Bohjalian, “L’assistente di volo” ci racconta le peripezie di una giovane hostess americana che, complice un consumo fuori misura di alcolici, si trova sulla scena del crimine di un delitto da cui fugge per evitare di finire al centro di un processo internazionale. Al di là degli apparentamenti con “Killing Eve”, “L’assistente di volo” fa centro per stile di regia, agile e incalzante, e per una scrittura serrata che azzera i vuoti di tensione. Convince poi la protagonista Kaley Cuoco, che trova finalmente un ruolo brillante di primo piano. Una certa debolezza nel racconto, invece, risiede nella gestione dei temi oltre che nel profilo di Cassie, una donna che va fiera della propria indipendenza, ma di fatto deraglia continuamente in relazioni mordi e fuggi e in una dipendenza cronica da vodka che la porta ad assumere comportamenti impulsivi ai limiti della follia. Di certo il personaggio può strappare sorrisi, per questo suo brio irrefrenabile unito a un magnetismo per sventure – potrebbe essere definita tranquillamente una Bridget Jones americana scivolata però dal romance al thriller –, ma a ben vedere lo sguardo su di lei risulta abbastanza sconsolante, oltre che problematico. Serie adatta a un pubblico adulto.

Articolo disponibile anche sul portale dell’Agenzia Sir

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