Dentro la Tv: Quel profumo di Sicilia che soffia da “Màkari”

lunedì 19 Febbraio 2024
Un articolo di: Sergio Perugini

Montalbano&Lamanna. Per oltre vent’anni il racconto della Sicilia nella serialità italiana ha avuto come capofila, testimone d’eccezione, il ciclo di film “Il Commissario Montalbano”, produzione Palomar-Rai, dai romanzi di Andrea Camilleri editi da Sellerio. La Sicilia declinata da Camilleri, tra immaginazione e realtà, è stata forse il miglior intervento di promozione culturale che un’istituzione di matrice pubblica, la Rai, potesse concepire. Calato il sipario nel 2021 su Vigata, a fornire uno sguardo suggestivo, acuto e giocoso sul territorio siciliano si è inserita la serie “Màkari”, dai romanzi di Gaetano Savatteri (anche questi editi Sellerio). Al tavolo produttivo si sono riunite ancora una volta la Palomar di Carlo Degli Esposti e Rai Fiction: tre stagioni sviluppate a oggi che vedono protagonista lo scrittore detective Saverio Lamanna, cesellato in maniera convincente da Claudio Gioè, affiancato dal fidato Piccionello (Domenico Centamore) e dall’amata Suleima (Ester Pantano). Due nuovi ingressi: Serena Iansiti (la prof.ssa Pacino) ed Eugenio Franceschini (l’artista Giulio). Un nuovo ciclo di puntate firmate dai registi Monica Vullo e Riccardo Mosca, che subentrano a Michele Soavi, che aveva diretto le prime due stagioni.

 

“Il dramma della gelosia”. A Màkari, lungo la costa tra Mazara del Vallo e Palermo, la vita dello scrittore Saverio Lamanna e della fidanzata architetto Suleima viene investita da una burrasca emotiva: divampa la gelosia con l’affacciarsi di ex partner e nuove ammalianti conoscenze. A provare a contenere la situazione sarà come sempre Piccionello, chiamato però anche lui a destreggiarsi in turbolenze del cuore. Per il resto, continui casi e indagini da risolvere…

Pros&Cons. “La Sicilia che abbiamo raccontato è una terra azzurra come il mare che la lambisce, celeste come il cielo che la avvolge, ma anche verde e ocra come le pietre, il tufo e il calcare che la rivestono. Quella che abbiamo scelto di inquadrare è una terra piena di forza ed energia e crediamo di aver trasmesso queste caratteristiche alla nostra serie: ‘Màkari’ comunica forza a chi la guarda”. Così i due registi Vullo e Mosca, al comando della terza stagione della serie crime puntellata da commedia e pennellate di sentimento. La serie poggia su tre solidi pilastri: anzitutto lo sfondo siciliano, un suggestivo caleidoscopio di scorci paesaggistici, enogastronomici e atmosfere culturali, cui si aggiungono un rodato gruppo di personaggi-interpreti e un indovinato genere narrativo, che accosta l’investigativo all’umorismo brillante. La serie “Màkari” amalgama perfettamente approfondimento ed evasione, intrigo e giocosità, in una commedia dell’arte di cui è capocomico Claudio Gioè. I suoi duetti con Domenico Centamore, ossia Lamanna- Piccionello, sono irresistibili, vero perno del racconto, un po’ come lo era il terzetto Montalbano, Mimì e Fazio. E anche se ogni tanto la linea gialla e il copione in generale non brillano per originalità, a conquistare lo spettatore ci pensano il profumo di Sicilia, lampi di risate e un sogno d’estate perenne. Serie consigliabile, brillante, per dibattiti.

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