Dentro la Tv: Su Disney+ “Becoming Karl Lagerfeld” con Daniel Brühl

martedì 11 Giugno 2024
Un articolo di: Sergio Perugini

La moda sfila su streaming. Grandi couturier e maison di moda, soprattutto di matrice europea, sono protagoniste dell’ultima stagione sulle principali piattaforme: su Apple TV+ la serie “The New Look” firmata da Todd A. Kessler che racconta l’ascesa parigina di Christian Dior nel Secondo dopoguerra e il ritorno di Coco Chanel; su Disney+ la miniserie “Cristóbal Balenciaga”, ritratto dello stilista spagnolo protagonista della moda parigina negli stessi anni. Entrambe poggiano su ampie pagine storiche e sguardi privati, tra amori e fragilità. Si muove sullo stesso binario la nuova serie Disney+ “Becoming Karl Lagerfeld”, ritratto del celebre couturier tedesco alla guida delle maison Chloé, Fendi e Chanel. Una produzione originale francese targata Gaumont e Jour Premier con protagonista l’ottimo Daniel Brühl insieme a Théodore Pellerin, Arnaud Valois e Lisa Kreuzer.

Episode 1

La storia. Parigi 1972, Karl Lagerfeld quasi all’età di quarant’anni cerca di compiere il grande salto sulla scena della moda. Lavora con grande rigore e fecondità di idee presso la maison Chloé, ma questo non gli basta. Conduce una vita solitaria e metodica, fino all’incontro con Jacques de Bascher…

Pros&Cons. A firmare la miniserie sono Raphaëlle Bacqué (autrice del bestseller “Kaiser Karl”), Jennifer Have e Isaure Pisani-Ferry. “Becoming Karl Lagerfeld” è un racconto che si snoda lungo 6 episodi da circa 45 minuti. Non viene approfondita tutta la biografia del personaggio, bensì un periodo chiave, il decennio Settanta, la stagione in cui Lagerfeld ha issato le vele per la conquista dell’olimpo della moda francese e internazionale. Una fase di grande estro e fermento, in linea con la stagione sociale e culturale del tempo, tra velocità, eccentricità, colore ed eccessi (droghe, alcol, dissolutezza). Lagerfeld è acceso da creatività ma anche rivalità: sente molto la concorrenza con l’ex amico Yves Saint Laurent, che gode di un successo più travolgente. Lagerfeld osa con i suoi disegni, incanta, ma ancora non ottiene i ritorni che spera; nel suo privato non c’è posto per nessuno, neanche per le tenerezze; sua madre Elisabeth custodisce il suo genio con durezza, quasi con un’asetticità di sentimenti. In cerca di ispirazione, lo stilista si lega al dandy Jacques de Bascher, con cui avvia una relazione platonica ai limiti della dipendenza. Quest’ultimo è la sua ombra, sempre al suo fianco, ma anche suo pungente provocatore in cerca di emozioni “fuori controllo”. La miniserie, dunque, esplora la creazione di iconici bozzetti e capi, ma anche la dimensione introspettiva del creativo, che ama l’arte ma è incapace di abbandonarsi al sentimento. L’apparato formale della serie –scenografie, costumi ed estetica visiva, comprese le musiche originali di Evgueni e Sacha Galperine – è ovviamente molto curato e sontuoso; il copione risente forse di un eccesso di toni mélo legati all’amore “represso” tra Karl e Jacques, al punto da mettere in secondo piano la dimensione creativa. Il dato certo è il talento interpretativo di Daniel Brühl, che sagoma con rispetto e intensità il noto couturier. Miniserie complessa, problematica, per un pubblico adulto.

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