Festa del Cinema di Roma nel segno del noir. Attesi Scorsese, Blanchett, Tornatore e Safran Foer. Il ricordo della Shoah

mercoledì 17 Ottobre 2018
Un articolo di: Massimo Giraldi, Sergio Perugini

Partirà ufficialmente giovedì 18 ottobre la 13ª Festa del Cinema di Roma, per la quarta volta sotto la direzione artistica di Antonio Monda. Film di apertura “7 Sconosciuti a El Royale” di Drew Goddard con Jeff Bridges, Dakota Johnson e Chris Hemsworth. Dieci giorni di proiezioni, incontri con artisti di fama mondiale e retrospettive dedicate al cinema cult ma anche alla memoria. Filo conduttore sarà un omaggio al cinema noir, una delle colonne narrative del cinema classico hollywoodiano. Ecco i numeri della 13ª edizione: 38 i film della selezione ufficiale, 4 nella sezione “Tutti ne parlano”, 6 eventi speciali e 14 “Incontri ravvicinati”; ancora 13 titoli tra omaggi e restauri nonché 2 retrospettive dedicate a Peter Sellers (che campeggia sul manifesto della Festa) e Maurice Pialat. Il punto del Sir e della Commissione nazionale valutazione film Cei che seguiranno la manifestazione, dal 18 al 28 ottobre, con servizi quotidiani.

I film della selezione ufficiale
Guardando i titoli della Selezione ufficiale, emerge un dato chiaro: la sempre grande attenzione al cinema a stelle e strisce così come l’incremento delle opere italiane. “Siamo riusciti” – spiega Monda – “a costruire una realtà fortemente internazionale, che libera definitivamente la nostra manifestazione da retaggi locali”.
Oltre al film di apertura di Goddard, da Hollywood arriva l’atteso quarto capitolo della saga ideata da Stieg Larsson, “Millennium: Quello che non uccide” di Fede Álvarez, con protagonista Claire Foy nei panni della magnetica Lisbeth Salander. Torna poi Michael Moore con “Fahrenheit 11/9”, ribaltando il titolo del precedente film, dedicato all’11 settembre 2001, e associandolo alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali.
Di taglio drammatico sono “Beautiful Boy” di Felix Van Groeningen – l’autore belga di “Alabama Monroe” –, con Steve Carell e Timothée Chalamet nei panni di padre e figlio in lotta contro le dipendenze dalla metanfetamina, e “Green Book” di Peter Farrelly, amicizia tra un buttafuori e un pianista afroamericano (Viggo Mortensen e Mahershala Ali) nell’America degli ’60. C’è inoltre Robert Redford con “The Old Man & the Gun”, film che dovrebbe segnare il suo addio alle scene.
Per gli amanti dei cult: il biopic sui comici Stanlio e Ollio nel film “Stan & Ollie” di Jon S. Baird, con Steve Coogan e John C. Reilly, e il sequel del classico “Halloween” del 1978 diretto da John Carpenter; il nuovo titolo è firmato da David Gordon Green e vede la partecipazione di Jamie Lee Curtis.
Per l’Italia, troviamo “Notti magiche” di Paolo Virzì su Italia ’90, film di chiusura, così come Edoardo De Angelis con “Il vizio della speranza” e Giovanni Zoppeddu “Diario di tonnara”.

Incontri ravvicinati da Hollywood, ma non solo
Negli ultimi anni si è rivelata la sezione tra le più attese e seguite della Festa di Roma. Parliamo di “Incontri ravvicinati”, spazio di dialogo tra artisti di risonanza mondiale e il pubblico della Capitale. I protagonisti di questa edizione sono in primis il regista italoamericano Martin Scorsese e l’attrice francese Isabelle Huppert, che riceveranno il premio alla carriera.
Dall’America arriveranno la due volte premio Oscar Cate Blanchett, Sigourney Weaver, indimenticata protagonista di “Alien”, il documentarista Michael Moore e lo scrittore Jonathan Safran Foer. Ci saranno, inoltre, il delegato del Festival di Cannes Thierry Frémaux, il duetto delle sorelle Alba e Alice Rohrwacher, i registi Shirin Neshat, Giuseppe Tornatore e Mario Martone.

Omaggi, restauri e memoria della Shoah
Tra gli omaggi che vedremo alla Festa di Roma c’è quello a Carlo Vanzina, recentemente scomparso, con la proiezione di “Sapore di mare” del 1983. Dedicato a Vittorio Gassman è invece il documentario “Sono Gassman! Vittorio re della commedia” di Fabrizio Corallo.
Tra le opere restaurate sono da segnalare “San Michele aveva un gallo” (1972) dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani (quest’ultimo venuto a mancare nel 2018), opera che verrà presentata da Martin Scorsese. Si ricorderà anche Ermanno Olmi, morto lo scorso maggio, cui verrà dedicata la proiezione di “Il tempo si è fermato” (1963).
Chiudiamo con un momento speciale della Festa, dedicato alla memoria del passato e al dramma della Shoah: tra il 15 e il 16 ottobre, come eventi di preapertura, saranno presentati “1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani” (2018) di Pietro Suber, “La razzia, 16 ottobre 1943” (2018) di Ruggero Gabbai e l’omaggio al documentarista francese Claude Lanzmann, da poco scomparso, con il suo “Sobibór, 14 octobre 1943, 16 heures” (2001).

Articolo originale pubblicato su Agenzia Sir


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