2:22 – IL DESTINO E’ GIA’ SEGNATO

Valutazione
Consigliabile, problematico
Tematica
Giallo - Triller, Metafore del nostro tempo
Genere
Thriller
Regia
Paul Currie
Durata
99'
Anno di uscita
2017
Nazionalità
Australia
Titolo Originale
2:22
Distribuzione
Notorius
Soggetto e Sceneggiatura
Nathan Parker, Todd Stein Todd Stein
Musiche
James Orr, Lisa Gerrard
Montaggio
Gary Woodyard, Sean Lahiff

Orig.: Australia (2017) - Sogg.: Todd Stein - Scenegg.: Nathan Parker, Todd Stein - Fotogr. (Scope/a col.): David Eggby - Mus.: James Orr, Lisa Gerrard - Montagg.: Gary Woodyard, Sean Lahiff - Dur.: 99' - Produz.: Paul Currie, Steve Hutensky, Jodi Matterson, Bruce Davey.

Interpreti e ruoli

Teresa Palmer (Sarah), Michiel Huisman (Dylan), Remy Hii (Benny), Sam Reid (Jonas), Maeve Dermody (Sandy), Simone Kessel (Serena), Kerry Armostrong (Catherine), Richard Davies (Inky), Nancy Denis . (Regina Jones)

Soggetto

Controllore del traffico aereo a New York City, il giovane Dylan Branson subisce una inaspettata deviazione permanente, quando si accorge che uno schema fisso di eventi comincia a ripetersi intorno a lui ogni giorno alle 22:22 alla stazione dei treni...

Valutazione Pastorale

"Quando ho letto il copione scritto da Todd Stein - dice Paul Currie regista australiano di nascita me residente in USA- ho pensato che si trattava di uno script oscuro ma con un'idea, sul concetto del tempo e sull'amore nel tempo, in realtà molto più ampia, un thriller romantico dalle notevoli possibilità". In effetti quello della cavalcata attraverso vari tipi di spazio è percorso con molte frecce al proprio arco. Si comincia con una certezza che sbanda, si prosegue con un incredulo confronto con un nemico ignoto, si fa inciampare la ragione contro il muro dell'ignoto. Si conclude con la perdita della logica e di ogni ipotesi di capacità cognitiva. Qui il racconto spinge sull'acceleratore di una incredulità che rasenta la follia. Fino ad un finale che riannoda le fila del percorso. La tensione c'è, l'incertezza cresce, la paura dell'inconoscibile striscia e coinvolge in modo pertinente. In sostanza si tratta di un film di genere, appunto 'thriller romantico', che tiene in sospeso con buona tensione e si fa seguire con attenzione. L'idea dei piani temporali che si ripetono non è nuova ma qui viene replicata con una regia svelta e dinamica. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come esempio di film di 'genere' ben strutturato e dalla convincente tenuta.

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