Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg. e scenegg.: Nancy Savoca & Richard Guay - Fotogr.(Normale/a colori): Teresa Medina - Mus.: "Little" Louie Vega e Kenny "Dope" Gonzales - Montagg.: Camilla Toniolo - Dur.: 90' - Produz.: Richard Guay, Larry Meistrich, Peter Newman.
Interpreti e ruoli
Rosie Perez (Grace Santos), Mariane Jean Baptiste (Madeleine), Diego Serrano (Eddie Diaz), Patti Lupone, Karen Duffy, Wendell Pierce
Soggetto
Grace Santos lavora in una rete televisiva come produttrice dello show '24 ore donna'. Sposata con Eddie, rimane incinta e, con il passare dei mesi, diventa sempre più nervosa. Nasce la figlia, chiamata Lilly. Le cose cambiano ancora. Di notte la neonata piange, Grace non può sempre provvedere, e allora assume Cheryl come baby sitter. Quindi riprende il suo posto di lavoro. Passa un anno. E' il primo compleanno di Lilly. Grace si era presa l'incarico di portare la torta , ma ora ha un appuntamento di lavoro, la torta non l'ha comprata, e finisce per arrivare a casa con forte ritardo. A questo punto, di nuovo in preda ai nervi, Grace licenzia la baby sitter, e dichiara di volersi occupare da sola della figlia. Si reca quindi alla redazione del programma intenzionata a comunicare che vuole lasciare tutto, ma poi, per una serie di circostanze, entra nel programma che sta andando in onda, spara al marito, viene arrestata e poi rilasciata. La direzione della rete la licenzia. Lo sfogo però è stato utile. Ora Grace ha piena consapevolezza di come fare per conciliare la casa e il lavoro. Va da un'altra rete televisiva, concorda un incarico diverso, e la sua famiglia si ricompone.
Valutazione Pastorale
Con fin troppo facile evidenza, il tema centrale è quello della donna e (se così si può dire) del triangolo 'matrimonio-maternità-lavoro'. Tema certamente non nuovo ma, che lo si voglia o no, comunque presente e difficile da risolvere secondo una regola generale, tante e tali sono le sfaccettature che si possono presentare. Il rapporto con il marito, la difficoltà di conciliare lo stress derivante dalla nascita e dai primi mesi di vita con le esigenze di un lavoro incalzante, la tensione, le reazioni inconsulte ( che prevedono anche la gelosia nei confronti della baby sitter): tutto è da mettere in conto ma tutto, quando arriva, é difficile da affrontare. Certo in più momenti lo svolgimento appare discontinuo e deboluccio, ma in un quadro più generale, qualche piccola sensibilità viene fuori: forse dovuta al fatto che la regista è appunto una donna, Nancy Savoca. Va detto quindi che, dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come positivo, per la mano leggera, il tono ironico prevalenti e l'invito ad una riconciliazione come presupposto per una migliore vita insieme; accettabile quindi, semplice nell'esposizione narrativa, e utile per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si segnala per occasioni mirate, come avvio alla discussione sui temi sopra indicati (donna, matrimonio, lavoro, maternità...).