80 MQ. – OTTANTAMETRIQUADRI *

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Film a episodi
Regia
Cecilia Calvi, Dido Castelli, Ignazio Agosta, Luca D'Ascanio, Luca Manfredi
Durata
101'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
80 MQ. - OTTANTAMETRIQUADRI
Distribuzione
Academy Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Dido Castelli, Luca Manfredi, Luca D'Ascanio, Cecilia Calvi, Ignazio Agosta, Massimo Torre
Musiche
Jacopo Fiastri, Benedetto Ghiglia. Gabriele Ducros
Montaggio
Francesca Calvelli, Adriano Tagliavia, Valentina Migliaccio

Sogg. e Scenegg.: Dido Castelli, Luca Manfredi, Luca D'Ascanio, Cecilia Calvi, Ignazio Agosta, Massimo Torre - Fotogr.: (panoramica/a colori) Bruno Cascio, Roberto Benvenuti, Alessandro Pesci, Franco Lecca - Mus.: Jacopo Fiastri, Benedetto Ghiglia. Gabriele Ducros - Montagg.: Francesca Calvelli, Adriano Tagliavia, Valentina Migliaccio - Dur.: 101' - Produz.: Starlet Film

Interpreti e ruoli

Stefano Dionisi (Lui), Isabella Ferrari (Lei), Massimo Wertmuller (Gianmaria), Amanda Sandrelli (Francesca), Bianca Galvan (Madre di Gianmaria), Giulio Scarpati (L'Insofferente), Alessandro Haber (Raffaele), Isa Barzizza (Madre di Raffaele), Anna Bonaiuto (Angela La Torre), Renato Carpentieri (Pietro Lo Jacono)

Soggetto

"Bisbigli" (Regia: Dido Castelli Interpreti: Stefano Dionisi, Isabella Ferrari). Melanconico e squallido incontro di due giovani amanti incapaci di riconoscere i propri sentimenti. "Buon compleanno, Gianmaria" (Regia: Luca Manfredi Interpreti: Massimo Wertmuller, Amanda Sandrelli, Bianca Galvan). Solo, in una casa colma di orologi, il quarantenne Gianmaria per il suo compleanno riceve dalla moglie Simona, dall'amante Francesca e da sua madre, da sempre assillanti, tre diversi inviti al ristorante per le ore 13. Mentre suona a questa ora il carillon dell'orologio da polso, Gianmaria si trova ancora in casa incapace di fare quella scelta che la vita gli impone. "Ciao amore" (Regia: Luca D'Ascanio Interpreti: Giulio Scarpati). Nel suo modesto alloggio un uomo è solo in casa: la moglie si trova a Milano impegnata per il suo lavoro. Entrambi vivono una storia d'amore logorata dalle troppe parole. Lui si mette a ripulire (con una strana frenesia domestica tra cartacce, scatolame e bottiglie vuote) piatti unti, lavandini e sanitari sporchi. "No mamma no" (Regia: Cecilia Calvi Interpreti: Alessandro Haber, Isa Barzizza). Ospite, molto spesso, a pranzo dalla madre, cuoca eccellente, il quarantenne Raffeale esita una sera a dirle che l’abitudine di tre inviti settimanali deve cessare. La mamma, dispiaciuta, gli prepara moltissimo cibo che Raffaele ingurgita avidamente. Per cui, sazio e con gli occhi lucidi, si sdraia sul divano mentre la possessiva mamma gli mette accanto un bicchiere d'acqua perché durante la notte potrebbe avere sete. "Partenze" (Regia: Ignazio Agosta Interpreti: Anna Bonaiuto, Renato Carpentieri). Dopo che Angela ha preparato, nel pomeriggio, un bell'abito ricamato, scarpe eleganti e qualche piccolo goiello, il marito Pietro, artigiano tipografo, rientra a casa dal lavoro. La donna, malgrado sia ancora piuttosto giovane, si dichiara confusa e stanca: dopo aver osservato il sole che tramonta si sdraia e tranquillamente passa dalla vita alla morte. Pietro la riveste di quell'abito già pronto e poi si reca nella sua tipografia. Qui compone un semplice manifesto listato a lutto aggiungendo al nome di Angela La Torre quello di Pietro Lo Jacono. Da solo sente che non potrebbe più vivere.

Valutazione Pastorale

l'unico elemento unificatore tra i cinque lavori è dato dalla superficie dei vari appartamenti, quegli 80 mq costrittivi (in qualche caso anche claustrofobici), che condizionano umori, passioni, bizzarrie, sogni e routine quotidiana. I singoli registi hanno dato buona prova, rispettando questa specie di imbastitura generale, tuttavia articolando su piani narrativi e formali differenti vicende e personaggi. "Bisbigli" punta sullo squallore del sesso-routine, degli incontri stanchi e senza vera passione, quando non esistono nemmeno più le frasi ma monosillabi. Le angoscie di un uomo ossessionato da orologi e suonerie, oltreché da moglie, amante e madre sono efficacemente rese in "Buon compleanno, Gianmaria". In "Ciao amore" il realismo sfocia nel grottesco e confina con l'irreale: un ansioso individuo riesce a trasformare il letamaio di casa sua in un ambiente ancora vivibile. Con "No mamma no" si è alla farsa divertente e leggera, con il mammismo italico alla ribalta, invadente e possessivo e il figlio grande e grosso, preso per la gola fino all'ottundimento del cervello. "Partenze", scritto con tocchi discreti e delicati, è un triste bilancio familiare dove la morte, indolore per Angela, è invocata subito dal marito superstite.

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