A DOMANI

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Adolescenza, Amicizia, Educazione, Famiglia
Genere
Commedia
Regia
Gianni Zanasi
Durata
100'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Istituto Luce
Musiche
Giuliano Taviani
Montaggio
Rita Rognoni

Orig.: Italia (1999) - Sogg. e scenegg.: Gianni Zanasi - Fotogr.(Panoramica/ a colori): Giulio Pietromarchi - Mus.: Giuliano Taviani - Montagg.: Rita Rognoni - Dur.: 100' - Produz.: Roberto e Matteo Levi.

Interpreti e ruoli

Stefania Rivi (Stefania), Andrea Corneti (Andrea), Wilson Saba (Angelo), Nicola Degli Esposti (Franz), Aurora Cretaro (Chiara), Paolo Sassanelli, Mimmo Mancini, Lorenzo Viaconzi, Umberto Franchini, Cordelio Sacco.

Soggetto

Andrea, quindici anni, vive a Vignola, in provincia di Modena. Vita di paese, con i coetanei a parlare e fare corse intorno alla piazza del paese. Andrea fa il tifo per la Ferrari, e sogna molto, per esempio di essere eletto sindaco del paese e di venire colpito da un attentatore. Un pomeriggio scopre che la sorella Stefania, due anni più grande, sta progettando una fuga con il suo ragazzo per il fine settimana a Bologna. Allora decide che anche lui deve fare altrettanto. Si fa trovare alla stazione degli autobus, e dice a Stefania di essere in attesa di una ragazza, con cui si recherà a Bologna. Intanto il ragazzo di lei improvvisamente rinuncia alla gita. Delusa e adirata, Stefania vede il fratello mentre prende l'autobus per Bologna. I due si ritrovano in città nei padiglioni del Motor Show. Qui Andrea fa finta di essere il figlio di un meccanico della Ferrari. Una squadra concorrente allora lo invita a visitare lo stand, e a provare i motori. Quindi lo conducono a cena in un ristorante , e poi sulla collina di San Luca, dove il ragazzo viene messo alla guida di un modello di monoposto. Intanto Stefania ha fatto amicizia con un ragazzo che la porta a casa dove vive con un altro studente. Dopo un po' Stefania scappa senza che sia successo niente. Andrea per telefono avverte i genitori di venirli a riprendere. Ma Stefania sale sull'autobus, Andrea la segue, tornano a Vignola e non riescono ad entrare in casa, essendo i genitori a Bologna. La mattina dopo, Andrea torna a parlare e a correre con gli amici in piazza.

Valutazione Pastorale

Dopo "Nella mischia", che ebbe una buona accoglienza, per il secondo film Gianni Zanasi sceglie di tornare dalle proprie parti, a Vignola, dove é nato 34 anni fa. Qui prende il via la storia, cronaca della voglia di fuga di due adolescenti confusamente desiderosi di autonomia e di gesti più 'da grandi'. Si dovrebbe supporre che Zanasi conosca bene la realtà geografica e sociale presa in esame e che quindi il copione si muova su basi realistiche e concrete. Generalizzando, si potrebbe dire che dal racconto esce il ritratto delle attese, delle speranze, delle incertezze che caratterizzano un'ampia fascia di adolescenti fine anni Novanta. Ma é proprio sul versante dell'affresco generazionale che il film inciampa e mette in evidenza grosse lacune. Più che di un ritratto si dovrebbe parlare di un ritrattino, aggraziato e gentile: una serie di piccoli quadri, di piccole azioni, di piccoli dialoghi, tutto a livello di abbozzo sottotraccia, di cose inespresse, nell'attesa di un tocco, un momento, una situazione più incisivi che però non arrivano. Il film quindi appare ingenuo e immaturo come i suoi protagonisti: sincero, senz'altro,anche divertente ma privo di una autentica elaborazione creativa della materia trattata. Dal punto di vista pastorale, resta valida la trattazione comunque positiva di un argomento ( gli adolescenti) attuale e certo non secondario. Il film é accettabile per gli spunti che può offrire, e semplice nel suo svolgimento.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come avvio ad una riflessione sugli argomenti sopra indicati (giovani, la provincia, il viaggio...).

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