
Orig.: Italia (2015) - Sogg. e scenegg.: Sergio Assisi - Fotogr.(Panoramica/a colori): Claudio Marceddu - Mus.: Louis Siciliano Aluei - Montagg.: Daniele Cantalupo - Dur.: 90' - Produz.: Angelo Bassi e Pete Maggi per Quisquilie Productions.
Interpreti e ruoli
Sergio Assisi (Barnaba), Valentina Corti (Sonia), Ernesto Lama (Jacopo), Nunzia Schiano (donna Concetta), Giuseppe Cantore (padre Gennaro), Sergio Solli (padre di Barnaba), Antonella Morea (madre di Barnaba), Gaetano Amato (Armando), Lucio Caizzi (Peppino), Francesco Paolantoni (vigile del fuoco), Clotilde Sabatino (Margherita), Magdalena Grochowska (Marta), Eliana Miglio (madre di Sonia), Laura Schettino (Pina), Arianna De Rosa (ragazza precaria)
Soggetto
Da Milano, dove si è appena laureata, Sonia arriva a Napoli con l'incarico del lavoro di restauro di una piccola chiesa cittadina. Sonia soffre della sindrome di Stendhal che la fa svenire di fronte alle opere d'arte. In città conosce Barnaba, quasi quarantenne, con poca voglia di trovarsi un lavoro e per questo cacciato di casa dal padre. L'uomo riesce a trovare ospitalità a casa di Jacopo, un vecchio compagno di scuola che soffre della sindrome dell'abbandono. L'incontro tra Barnaba, Sonia e Ernesto, attraversa varie vicissitudini e forse servirà a far affrontare a tutti la vita con ottimismo e positività...
Valutazione Pastorale
Troisi, Salemme, Siani e quanti altri ne possono venire a mente. Epoche diverse, cinema in mutazione ma il punto fermo resta la commedia che tiene tutti uniti e alla quale ora si unisce un nuovo attore/regista, Sergio Assisi. Esordiente su grande schermo nel 1999 con "Ferdinando e Carolina" di Lina Wertmuller, passa con successo alla fiction televisiva (Elisa di Rivombrosa, 2005; Capri, prima e seconda serie, )e oggi si decide al passo ulteriore, quella della regia. Lo scenario di Napoli è certamente a forte rischio di banalità e ripetizione. E forse la sorpresa migliore è che molti stereotipi vengono evitati, luoghi comuni e ovvietà sono trattati con scioltezza e freschezza. Assisi si mette con abilità alla testa di un gruppo di attori di bella simpatia e bravura, col contorno di un gruppo di efficacissimi caratteristi napoletani. Il quadro che ne deriva è dunque allegro, vivace, colorito. Tra ironia e umorismo, si ride delle beffe e della variabilità del caso. L'esordiente regista opta per immagini affidate a sapori vintage e a numerose citazioni dedicare a momenti e titoli di storia del cinema: omaggio e anche memoria di una storia unica e capace di crescere nel grottesco tra realtà e favola. Un film semplice e genuino che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta di commedia dai sapori 'regionali', originale e fresca.