ALLA RIVOLUZIONE SULLA DUE CAVALLI

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Amicizia, Politica-Società, Storia
Genere
Commedia
Regia
Maurizio Sciarra
Durata
94'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Làntia Cinema & Audiovisivi
Soggetto e Sceneggiatura
Marco Ferrari, Enzo Monteleone, Maurizio Sciarra tratto dal romanzo omonimo di Marco Ferrari
Musiche
Lele Marchitelli
Montaggio
Claudio Cormio

Orig.: Italia (2001) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Marco Ferrari - Scenegg.: Marco Ferrari, Enzo Monteleone, Maurizio Sciarra - Fotogr.(Scope/a colori): Arnaldo Catinari - Mus.: Lele Marchitelli - Montagg.: Claudio Cormio - Dur.: 94' - Produz.: Sintra e Panter Film in collaborazione con RAI Cinema e TELE +.

Interpreti e ruoli

Adriano Giannini (Marco), Gwenaelle Simon (Claire), Andoni Garcia (Victor), Francisco Rabal (zio Enrique), Georges Moustaki (il poeta), Oscar Ladoire (il conte)

Soggetto

E' l'alba del 25 aprile 1974 quando Marco, italiano di circa 25 anni, e il suo amico portoghese Victor lasciano Parigi a bordo di una Due cavalli gialla. Hanno deciso di andare a Lisbona, che proprio quella notte è stata liberata da un lungo regime dittatoriale. Vogliono essere presenti a quesdto evento storico, ma l'avventura non può essere completa senza la presenza di Claire, ex fidanzata di Victor e compagna di studi a Parigi. Da Parigi la prima sosta è a Bordeaux, dove Claire vive con il marito e il figlio piccolo. Trascinata dall'entusiasmo, la donna non risponde alle obiezioni del marito e riparte con gli amici. Il 26 aprile giungono alla dogana ed entrano di nascosto in Spagna. Percorrendo strade secondarie e accidentate, si rompe la coppa dell'olio della macchina. Per evitare un posto di blocco, finiscono in un corso d'acqua e passano la notte all'aperto. Il 27 aprile incontrano un conte che ha la passione per le 2CV e fa riparare la macchina. Ripartono, arrivano alla frontiera con il Portogallo. Qui la polizia li interroga, cercando armi, e alla fine li arresta. Alla richiesta di far il nome di un sovversivo per avere la libertà, Claire dice che accetta e nomina il conte conosciuto poco prima. Entrati in Portogallo, vanno in un paese dove c'è lo zio di Victor che esulta, spara in piazza, fa sposare la prima coppia 'libera'. Il marito chiama Claire, la vuole a casa,e lei insiste per passare un'altra notte con gli amici. Il 28 aprile, è domenica, i tre arrivano a Lisbona. Vedono una gran folla che cammina per strada con cori e bandiere. Pensano di unirsi ai rivoluzionari ma poi guardano meglio: sono tifosi appena usciti dallo stadio, dove il Benfica ha battuto l'Oriental 8 a 0.

Valutazione Pastorale

Il punto di partenza è il romanzo omonimo scritto da Marco Ferrari che ha anche partecipato alla riduzione cinematografica. Si tratta di un 'road-movie', il cui evento scatenante è la cosiddetta 'rivoluzione dei garofani', che pose fine al regime militare portoghese e riapri il Paese alla democrazia. "Per me -dice il regista Maurizio Sciarra- é stata anche l'occasione per fare il punto su cosa ha rappresentato quel periodo per chi oggi ha superato i 40 anni. Si parla degli anni '70 come di anni bui, segnati dal dramma del terrorismo. Ma per me, come per tantissimi altri, sono stati anni di grandi gioia, di momenti segnati dall'amicizia, dalla solidarietà, dalla curiosità per luoghi, mondi e volti sconosciuti, e dalla voglia di fuggire, viaggiare, tornare carichi di novità...". Tutto questo, va detto, nel racconto lo si ritrova, cucito da un taglio narrativo scorrevole ed efficace. Anzi va aggiunto che, col procedere dell'azione, a prevalere è il tono dell'avventura, a scapito di quello politico-sociale. Un avventura che sembra fortemente voluta, forse per scacciare o rinviare il momento dell'incontro con i problemi della vita 'vera', di tutti i giorni, che invece Claire già conosce e subisce. Gli obiettivi della storia dunque restano incerti, non prendono una direzione precisa e sono segnati da quel finale che sa di beffa, di disillusione, di interrogativo. Film dunque, dal punto di vista pastorale, da valutare come discutibile, segnalandone alcune ambiguità

Utilizzazione

più che in programmazione ordinaria, il film si presta per un uso mirato, nell'ambito dei rapporti cinema/giovani, di quella cinema europeo/storia europea. Attenzione è da tenere per i minori in occasione di passaggi televisivi.

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