AMORE CON INTERESSI

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Avidità, Denaro, Lavoro
Genere
Commedia
Regia
Barry Sonnenfeld
Durata
98'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE CONCIERGE
Distribuzione
U.I.P.
Musiche
Bruce Broughton
Montaggio
Jim Miller

Sogg. e scenegg.: Mark Rosenthal, Lawrence Konner - Fotogr.(normale/a colori): Oliver Wood - Mus.: Bruce Broughton - Montagg.: Jim Miller - Dur.: 98' - Produz.: Brian Grazer.

Interpreti e ruoli

Michael J.Fox (Doug Ireland), Gabrielle Anwar (Andy Hart), Anthony Higgins (Christian Hanover), Bob Balaban (Drinkwater), Michael Tucker (Wegman), Udo Kier (Himmelmann), Dan Hedaya (Gene Salvatore), Isaac Mizrahi (Julian Russell), Fyvush Finkel, Paula Laurence, Patrick Breen.

Soggetto

Doug Ireland, concièrge al prestigioso Grand Hotel "Bradbury", è molto servizievole: fa acquistare ai clienti splendidi gioielli con molto sconto; fornisce consigli a coppie in crisi; procura biglietti per le prime file di poltrone agli spettacoli teatrali e incontri di football. Con le consistenti mance ha così raggranellato 40.000 dollari, che ha investito in un'opzione per realizzare il sogno della sua vita: la trasformazione in albergo esclusivo di un edificio fatiscente con vista sulla baia. Nonostante conosca tutto e tutti, è solo, e corteggia senza risultato la bella Andy Hart, commessa alla profumeria dell'hotel. Conosce tramite un cliente il facoltoso Christian Hanover, che si mostra interessato ad entrare nell'affare. Grande la sua delusione quando scopre che costui, sposato, ha come amante proprio Andy: Christian tuttavia non esita a sfruttarlo come mezzano, accompagnatore e autista della giovane. Per evitare un burrascoso ed imprevisto incontro tra Andy e la signora Hanover, Doug raggiunge addirittura in elicottero la villa di campagna del magnate. Frattanto a Ireland gli si è messo alle costole tale Drinkwater, agente del fisco, la cui pressione induce il concièrge a cedere l'opzione a Hanover: ma è un bluff; in realtà il fiscale è corrotto da costui per sottrarre l'affare a Doug, che nel frattempo si affeziona sempre più a Andy, alla quale ha confidato il suo progetto e che mostra evidente simpatia per lui. Scoperta la disonestà di Christian, Andy lo abbandona e avverte Doug della truffa. Ormai reciprocamente innamorati, Doug e Andy decidono di sposarsi. Ad allettare questa decisione giunge la telefonata di Wegman, un cliente dell'albergo, che venuto a conoscenza del progetto di Ireland si dichiara disposto a finanziare l'affare di Doug.

Valutazione Pastorale

Ennesimo remake della favola dell'americano di modeste origini, (il padre di Doug era cuoco d'albergo ed è morto praticamente sul lavoro), che vuole realizzare qualcosa di grande, ovviamente nel senso economico del termine, per dare una svolta alla sua vita. Naturalmente c'è anche una storia sentimentale, sul cui esito non si hanno dubbi sin dalle prime battute. A parte la noia, non vi sarebbe nulla da eccepire, se il film non sciorinasse, con disinvolta superficialità, come naturali, se non ovvie, situazioni moralmente assai eccepibili: Christian infatti, non si limita a tradire la moglie con questa o con quella, ma la sua impudenza arriva al punto da patteggiare con la gentile consorte un modus vivendi che consenta a lui di avere le sue avventure amorose e a lei di continuare a fregiarsi del titolo di signora Hanover. E' da sottolineare poi la scarsa verve del copione, dove tutti recitano il risaputo compitino con noiosa diligenza.

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