ANGEL E TONY

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia, Lavoro, Mare, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Alix Delaporte
Durata
87'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Angèl et Tony
Distribuzione
Sacher distribuzione
Musiche
Mathieu Maestracci
Montaggio
Louise Decelle

Orig.: Francia (2010) - Sogg. e scenegg.: Alix Delaporte - Fotogr.(Panoramica/a colori): Claire Mathon - Mus.: Mathieu Maestracci - Montagg.: Louise Decelle - Dur.: 87' - Produz.: Lionceau Films, Hélène Cases.

Interpreti e ruoli

Clotilde Hesme (Angèle), Grégory Gadebois (Tony), Evelyne Didi (Myriam), Jérome Huguet (Ryan), Antoine Couleau (Yohan), Patrick Descamps (il nonno), Lola Duenas (Anabel)

Soggetto

In un paesino della Normandia, la giovane Angèl, condannata perchè ritenuta responsabile di un incidente costato la vita al marito, esce in libertà provvisoria ma non può prendersi cura del figlio che viene affidato dai giudici ai nonni paterni. In seguito ad un annuncio, Angèl conosce Tony, pescatore abituato al sacrifico, che vive con la madre vedova da quando l'uomo è scomparso in mare durante una battuta di pesca. L'incontro tra Angèl e Tony è all'inizio molto difficile, ma in seguito i due si conoscono meglio, fino al punto di decidere di sposarsi. E forse Angèl riuscirà a riavere il bambino...

Valutazione Pastorale

E' la cronaca, quanto mai aspra e sofferta, di un rapporto che nasce dal niente, cresce nell'incertezza e matura nella fiducia reciproca. Il copione scandisce con puntalità e misura i sottili e impercettibili cambiamenti che aprono spazi di sentimenti nei due protagonisti. La vitalità e la rabbia di Angèl devono misurarsi con il carattere ruvido di Tony, i suoi silenzi, il suo vivere concreto attaccato al lavoro sul mare. Dubbi, diffidenze, paure non prendono il sopravvento sulla volontà di verificare la possibilità di costruire qualcosa di buono. A dare convinzione e realismo a questo difficile scontro caratteriale interviene la messa in scena, esemplare per il taglio espressivo che unisce realismo e fiaba. La regista dimostra all'esordio un occhio acuto e sensibile nel rendere l'ambientazione parte importante nelle intermittenze del cuore e nell' ansioso diagramma degli affetti. I due personaggi principali hanno volti e corpi che riflettono ferite, strappi e voglia di ricominciare. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e, meglio, in occasioni mirate per avviare riflessioni sui molti argomenti che propone (rapporto di coppia, lavoro, una vita da ricominciare, famiglia, provincia...). Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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