Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Christopher Theo - Fotogr.(Scope/a colori): Julio Macat - Mus.: Heitor Pereira - Montagg.: Larry Bock - Dur.: 95' - Produz.: James Keach, Joy Mellins, David Shanks.
Interpreti e ruoli
Chris Pine (Danny), Eddie Kaye Thomas (Larry), Anjali Jay (Leeza), Jane Seymour (dott.ssa Evans), Jennifer Alden (Jasmine), Stephen Tobolowsky (dott. Perkins), Judith Benezra (Heidi), Katherine Flynn (Dolores), Frank Gerrish (Angelo), Amelia Praggastis (Marie), Katy Mixon . (Suzie)
Soggetto
Cieco dalla nascita, il giovane Danny sogna un'avventura sentimentale, mentre il fratello Larry gli propone donne e incontri occasionali che lui rifiuta. Nel frattempo va in ospedale, dove il dottor Perkins gli ha prospettato la possibilità di un intervento agli occhi con un metodo nuovo e sperimentale. Qui Danny conosce Leeza, che segue i corsi di medicina, e se ne innamora. Anche lei sembra ricambiarlo, fino a quando non é costretta a rivelargli di essere già promessa a un altro ragazzo, indiano come lei e gradito alla famiglia. Danny si sottopone all'intervento, in un primo momento sembra con successo. Ma poco dopo tutto torna come prima: il metodo non è ancora messo a punto. Non gli resta che cercare di dimenticare. Non ci riesce e allora, eccolo piombare nel ristorante dove si trovano tutti i parenti di lei e dichiararle il proprio amore. Ora anche Leeza può lasciarsi andare e sciogliere la precedente promessa.
Valutazione Pastorale
Handicap e romanticismo: la formula é rischiosissima, e anche qui qualche scivolata non manca. Se sul secondo fronte tutto va come si prevede (con l'indicazione che l'incontro multiculturale è più che mai possibile), sul primo va detto che l'approccio è quella decisamente ironico, ossia serio ma comunque non drammatizzato. La cecità è vista nei momenti che inducono ad equivoci ma anche a passaggi bruschi di sentimenti, di variazioni affettive, di delusioni forti. Il tono in genere é quello della favola moderna, dentro la quale si dice che bisogna affidarsi alla scienza senza tuttavia farsi troppe illusioni. Il copione è quindi propositivo senza essere falsamente consolatorio. Importante il ruolo della famiglia, sempre presente vicino a Danny. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, e nell'insieme semplicistico. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto come spettacolo tutto sommato vedibile nell'ambito dei rapporti cinema/handicap. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.