ARARAT

Valutazione
Complesso, Raccomandabile, dibattiti
Tematica
Conflitti etnici, Emigrazione, Politica-Società, Rapporto tra culture, Storia, Tematiche religiose
Genere
Drammatico
Regia
Atom Egoyan
Durata
116'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Canada, Francia
Titolo Originale
Ararat
Distribuzione
Bim Distribuzione
Musiche
Mychael Danna
Montaggio
Susan Shipton

Orig.: Canada/Francia (2002) - Sogg. e scenegg.: Atom Egoyan - Fotogr.(Normale/a colori): Paul Sarossy - Mus.: Mychael Danna -Montagg.: Susan Shipton - Dur.: 116' - Produz.: Atom Egoyan, Robert Lantos.

Interpreti e ruoli

David Alpay (Raffi), Arsinèe Khanjian (Ani), Eric Bogosian (Rouben), Christopher Plummer (David), Charles Aznavour Marie-Josée Croze (Edward Saroyan), Bruce Greenwood (Celia), Brent Carver (Martin Harcourt), Elias Koteas (Philip), (Alì)

Soggetto

A Toronto é in fase di lavorazione un film sul genocidio degli Armeni, avvenuto nel 1915 ad opera dei Turchi. Il regista é l'anziano Edward Saroyan, mentre Rouben ha scritto il copione, basandosi sui racconti della nonna di Saroyan e sul libro autobiografico di Ussher, medico americano. In qualità di consulente sul set c'é anche Ani, una docente il cui giovane figlio Raffi viene fermato alla dogana in possesso di scatole con pellicola: dice di essere stato in Turchia per girare materiale da utilizzare nel film, ma l'impiegato David vuole saperne di più e lo trattiene a lungo. Tra madre e figlio c'é tensione in questo momento: il padre di Celia, la ragazza di Raffi, ha avuto una relazione con Ani prima di morire tragicamente, e Celia è convinta che Ani abbia indotto l'uomo a togliersi la vita. Intanto Philip, figlio dell'impiegato David, ha un compagno, Alì di origine turche e come tale viene coinvolto nel film nel ruolo del funzionario che organizza il massacro degli armeni. La lavorazione è finita. Mentre si prepara la 'prima', Raffi telefona alla mamma dalla dogana: David, copo molte insistenze, ha avuto ragione e ha scoperto che il ragazzo aveva della droga ma lo ritiene non pericoloso e lo lascia andare. Raffi ora sente di voler recuperare il rapporto con la madre: il viaggio in Armenia serviva al tentativo di recupero delle storia di famiglia.

Valutazione Pastorale

Atom Egoyan è armeno di origine e canadese di adozione. In lui é da sempre urgente la voglia di riscrivere in immagini la storia spesso sconosciuta e, ancora peggio, dimenticata del popolo armeno e del suo genocidio. Eccolo quindi alle prese con un soggetto dove tutte le componenti della sua vita (privata e professionale) si uniscono e si confondono: l'Armenia dei primi del Novecento, il Canada di oggi (un Paese crocevia tra America ed Europa) e, certo non ultimo, il film da realizzare e, quindi, cinema nel cinema. Un po' frammentario nella costruzione ad incastro, il racconto si arricchisce tuttavia di vari piani narrativi che ne fanno un testo erudito ed esemplare sul fare storia, e di più, sul dovere di rivedere la storia, quando i testimoni sono ormai lontani e scomparsi. Così in Raffi, il giovane, l'aspetto generazionale tocca un riferimento importante in una generale situazione di rimozione del passato. Egoyan vuole riflettere su cosa significa proporre documenti, fare memoria dopo la Storia: memoria di una sofferenza atroce, giustizia per chi ha sofferto, assenza di odio da non reiterare. Nelle pagine dedicate poi alla ricostruzione storica, Egoyan riporta in primo piano anche la presenza di un'Armenia cristiana che cercava di professare liberamente la propria fede. Film dalle molte suggestioni giuste e convincenti che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come raccomandabile, complesso e adatto a dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in molte circostanze, come avvio alla riflessione su molti, interessanti e attuali argomenti.

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